Peschiera: dirigente comunale scagionata dalle accuse del capo della Polizia
«La Corte di Appello di MIlano ha considerato le accuse dell'allora Comandante Giuliano Semeraro insussistenti»; assolto il compagno imprenditore
03 maggio 2015
D.G. la dirigente del Comune di Peschiera Borromeo attualmente
sospesa, indagata inseguito all’esposto dell’allora Comandante della Polizia
Locale, Giuliano Semeraro è stata scagionata in appello, dai capi di
imputazione ipotizzati nella denuncia del capo della polizia. In primo grado fu
condannata a 2 anni e 5 mesi. Semeraro
depositò l’esposto a maggio del 2013 e in seguito le indagini furono svolte
dalla procura della Repubblica di Milano e della guardia di finanza di
Melegnano. «L’esposto – dichiara Enrico Giarda, legale della dirigente -
indicava tre possibili reati - proprio i tre per i quali abbiamo ottenuto le
assoluzioni». La 48enne nel luglio dello scorso anno, fu assolta in primo grado
dal reato di “truffa ai danni di ente pubblico” in relazione ai due appalti per
impaginazione, grafica e fornitura di stampati, da circa 60 e 80 mila euro per
i bienni 2011 – 2012 e 2013 - 2014 affidati dal Comune alle Grafiche Sirio.
Assolta anche l’azienda Grafiche Sirio, per non avere commesso il fatto. Gli
stessi appalti sono stati ora ritenuti, in appello non viziati neppure da
“turbativa d’asta”: «Non c’era nessun bando su misura - rimarca la difesa - e
hanno partecipato anche altre 4 aziende, ogni volta». Anche il terzo reato
ipotizzato nell’esposto di Semeraro è caduto. Infatti, insieme al compagno P.V.
, condannato in primo grado ad otto mesi e oggi scagionato per non avere
commesso il fatto, erano stati accusati di abuso di ufficio per l’assegnazione
dei servizi collaterali all’evento “Mercatino Francese” del 3 settembre 2009, in quanto la Società
Antares Srl di cui P.V. era amministratore fu l’unica chiamata per lo
svolgimento della manifestazione.
Siccome
la decisione di svolgere l’evento,
fu preso dall’Amministrazione solo tre giorni prima, la Corte di Appello ha
accolto la tesi della difesa, non essendoci il tempo materiale di cercare altri
interlocutori. Pena quindi ridotta a un anno con la condizionale, per l’ultimo
dei capi di imputazione ascrittole in seguito alla indagine avviata per iniziativa della
Guardia di Finanza. La condanna si riferisce al reato per il pagamento di una
fattura, da parte del Comune, senza il Durc aggiornato: «La pratica le era arrivata già istruita da
sottoposti e non appena era emerso il non aggiornamento del Durc il pagamento
era stato sospeso - conclude l’avvocato Giarda - al momento della gara
d’appalto per il servizio richiesto i Durc erano invece regolari. Manca
assolutamente il dolo, per questo andremo al terzo grado di Giudizio».
L’Avvocato Giarda ci spiega anche che P.V. invece sta valutando se querelare
per calunnia l’ex Comandante della
Polizia Locale. In sostanza il tribunale ha considerato l’esposto del capo
della Polizia insussistente, e la dirigente ha subito un provvedimento
restrittivo poi risultato ingiusto.
03 maggio 2015