Opera, chiuso il sovrappasso pedonale che collega Noverasco con Opera, senza una soluzione grandi disagi in vista per la ripresa delle scuole

La passerella pedonale è l’unico collegamento che permette ai residenti di Noverasco di raggiungere la fermata degli autobus, ora il rischio è che le persone scavalchino i new jersey

La chiusura della passerella pedonale sulla Valtidone

La chiusura della passerella pedonale sulla Valtidone Foto dal Gruppo Facebook ...sei di Noverasco se

Il Sindaco pronto a semaforizzare temporaneamente l'ex Statale Valtidone

Opera (Milano), 28 agosto 2018 -  Dopo la caduta di alcuni calcinacci e le relative segnalazioni che hanno lanciato l’allarme sullo stato di manutenzione sul sovrappasso risalente agli anni 80, con l’Ordinanza Sindacale n.80 del 24 agosto 2018, il Comune di Opera in via precauzionale, a seguito di un confronto con i tecnici di Città Metropolitana, in data 22/08/2018,  ha deciso di chiudere temporaneamente il transito pedonale della passerella sulla ex S.s.Valtidone, mediante l'apposizione di barriere fisse poste all'inizio delle rampe. Infatti durante il sopralluogo congiunto del 24 Agosto, con i tecnici comunali e quelli della ex Provincia, sono stati riscontrati alcuni problemi, quali il distaccamento dei copriferri in vari punti di entrambe le rampe di scale del ponte, un’ evidente fessurazione della mensola di appoggio della prima campata, nonché un’anomalia in prossimità dei punti di giunzione della passerella con il corrimano della rampa di scale dal lato est del ponte. Per questi motivi il Sindaco nell’Ordinanza ha ordinato: l’immediata chiusura del ponte per tutelare la pubblica incolumità e fino a quando i tecnici della Città Metropolitana proprietari della passerella accerteranno l’entità dei danni. Quindi questo sovrappasso fa paura e non convince. I documenti relativi a quella vecchia convenzione urbanistica al momento sono difficilmente reperibili. Purtroppo in questi casi, come sempre in Italia, si sa quando si chiude ma non si sa mai quando si riaprirà. Da Palazzo Isimbardi trapelano notizie che darebbero per settimana prossima l’inizio dei lavori per stabilire con esattezza lo stato di conservazione delle strutture. Ma i residenti sono preoccupati. Il percorso pedonale alternativo allungherebbe sostanzialmente i tempi di percorrenza, c’è il rischio concreto, che le segnalazioni di attraversamento dei new jersey della Valtidone, contravvenendo al codice della strada, aumentino, incrementando di conseguenza il rischio di incidenti. Oltre il fatto che numerose persone possano mettere a rischio la propria incolumità, superando le transenne di sicurezza che delimitano la chiusura e transitando lo stesso sul ponte sotto esame. «Questo avviene oggi che molti cittadini sono ancora in vacanza e non sono riprese a pieno ritmo tutte le attività - spiega il consigliere comunale Pino Pozzoli su Il Giorno - figuriamoci cosa accadrà quando inizieranno le scuole e a Noverasco giungeranno centinaia e centinaia di studenti che frequentano l’istituto superiore Calvino. Credo che non ci sia da perdere tempo e che tutte le forze politiche facciano la loro parte per sollecitare un’accelerazione dei tempi delle verifiche e dell’eventuale intervento da effettuare. Bisogna trovare una soluzione in tempi brevi, prima che sia troppo tardi e che si verifichi qualche tragedia. Credo che l’Amministrazione debba convocare un consiglio straordinario con il ponte all’ordine del giorno per dare la forza al comune di Opera di far intervenire Città metropolitana nel più breve tempo possibile. Ovviamente l’Amministrazione al di là dei proclami deve agire». «Ho già contattato Atm per vedere di collegare al meglio la frazione - ha detto il sindaco Antonino Nucera -. Se i tempi saranno lunghi scriverò alla Prefettura e sono disposto a creare un attraversamento pedonale semaforizzato temporaneo o, con un’ordinanza, per questioni di sicurezza, bloccherò il passaggio delle auto sotto la passerella anche a costo di mandare in tilt il traffico pendolare. La Frazione di Noverasco non può essere così isolata».
Giulio Carnevale