L’agguerrita battaglia dei parrucchieri di Paullo

La signora Mazzola denuncia: aperture selvagge nel territorio, non libera concorrenza ma prezzi sleali

«Quanti negozi apriranno ancora?» Questa è la domanda che si pone, nella mail arrivata presso la nostra redazione, la signora Simonetta Mazzola, presente sul territorio di Paullo con un’attività di parrucchiera dal 1987: «Paullo è territorio di aperture selvagge in un mercato già saturo. Si contano più di 20 esercizi e ne aprono continuamente di nuovi a basso costo, con cui non possiamo competere; offrono promozioni improponibili in quanto i nostri prodotti, saloni, dipendenti e, non ultima, la nostra professionalità non ci permettono di avvicinarci a tali prezzi».
La risposta arriva da Giuseppe Fichera, responsabile dello Sportello Unico per le Attività Produttive del Comune di Paullo: «La normativa che regolamenta l’avvio di attività di acconciatore – spiega – è identica per tutti i Comuni, trattandosi di una legge nazionale e regionale. L’Amministrazione comunale, a seguito della liberalizzazione introdotta dalla legge Bersani, a suo tempo incontrò una delegazione di parrucchieri locali, spiegando che un Comune non può assumere atti in contrasto con leggi nazionali». Inoltre, a partire dal dicembre 2011, la Regione Lombardia ha emanato un regolamento che non prevede limiti nell’avvio di nuove attività (né numerici, né di distanza tra un esercizio e l’altro) e semplifica le procedure per aprire nuovi saloni: è sufficiente comunicare per via telematica l’inizio dell’attività, senza chiedere autorizzazioni.
«Siamo consapevoli che le licenze sono libere, ma non possiamo rassegnarci» continua la signora Mazzola. «A questo punto, è necessario sperare in controlli più severi dell’Asl o della Guardia di Finanza». In questo modo si andrebbe a verificare se tutte le attività del territorio rispettano i requisiti sanitari, se i prodotti e le apparecchiature presentano il marchio obbligatorio Ce, se hanno l’autorizzazione allo scarico di acque reflue o se impiegano lavoratori in nero.
«Noi continuiamo la nostra battaglia, di cui sono portavoce» dichiara la Mazzola. «Abbiamo l’appoggio dell’associazione Unione Artigiani di Lodi e abbiamo fissato un incontro con il Sindaco di Mediglia; il nostro obiettivo è sensibilizzare l’Amministrazione comunale di Paullo, finora completamente assente, e i Comuni limitrofi».
Francesca Tedeschi