Lotta dura a Paullo: il "no" alla Tem gridato al Consiglio dei Ministri

Opere di compensazione non rispettate, e il Comune di Paullo fa un ricorso indirizzato al Consiglio dei Ministri e al Cipe

A inizio aprile Paullo aveva già giocato la carta del ricorso al Tar. «Disatteso l'accordo di programma», si gridava allora. E lo slogan non è cambiato. Un ricorso indirizzato al Consiglio dei Ministri e al Cipe, reo colpevole del via libera alla Tem dello scorso luglio, bocciando le osservazioni di un esercito di 12 Comuni e Provincia. Il ricorso segnala «un eccesso di potere» del Cipe, pronto ad avvallare la Tem nonostante l'accordo di programma non sia stato rispettato. E l'elenco dei passi falsi delle istituzioni si srotola lungo le oltre trenta pagine di ricorso: «La Vecchia Paullese scavalcherà la Tem, distruggendo piste ciclabili, terreni oggi agricoli e impianti sportivi»; inoltre «l'eliminazione del collegamento tra la Sp 181 e Vecchia Paullese devierà il traffico pesante sull'abitato». E non è finita: diversa l'ubicazione prevista per la cava e le opere di compensazione fantasma. Si può dire che il dado è tratto. Ora resta da vedere se da entrambe le squadre si rispetteranno le regole del gioco.

Elisa Murgese