Appartiene ad una 76enne residente a Cassano d’Adda il cadavere ritrovato nelle acque della Muzza a Paullo, nella mattinata di martedì 30 maggio. La donna era uscita di casa attorno alle 6 del mattino senza più farvi ritorno, circostanza che aveva allarmato il compagno spingendolo a presentare denuncia. Poche ore dopo, a una ventina di km da Cassano, un passante ha notato un corpo senza vita riaffiorare dall’acqua della Muzza ed ha subito allertato il 112. Sul posto si sono precipitati i Carabinieri della Compagnia di San Donato, la Polizia Locale, un’autoambulanza e le unità subacquee della protezione Civile di Paullo-Tribiano. Gli specialisti si sono calati nelle acque del canale ed hanno riportato a riva il corpo che la corrente aveva trascinato sino alle griglie di protezione nei pressi della casa dell’acqua. Il medico legale ha constatato il decesso e sul corpo non sono stati trovati segni compatibili con una morte violenta. In poco tempo è stato possibile identificare la 76enne di Cassano, uscita di casa solo poche ore prima, che i famigliari hanno rapidamente riconosciuto. La Polizia Locale ha assistito i Carabinieri nelle attività di indagine, risalendo il percorso del canale fino a Cassano. Successivamente l’esame dei filmati delle telecamere ha confermato che la donna era uscita da sola di mattina dalla sua abitazione, che s’affaccia sulla Muzza. Gli inquirenti stanno ancora cercando di chiarire i motivi del decesso che potrebbero essere legati a un gesto estremo oppure ad un fatale incidente durante una passeggiata.