A Peschiera Borromeo, un incontro per approfondire le riforme intraprese dal Governo Monti

Mercoledì 28 marzo presso la Sala Mazzola, l'avvocato Salvatore Vitale ha esposto le sue teorie sulle dinamiche relative alle Riforme del Goiverno Monti per la crescita e l'occupazione

Con l'intento di chiarire le dinamiche della fase politica che da qualche tempo stiamo vivendo nel nostro Paese, la Cooperativa Edificatrice Lavori e l'Associazione Punto Cardinale si sono impegnate a dare il loro contributo per facilitare le valutazioni e per contrastare, con l'approfondimento e la discussione, eventuali tentativi di strumentalizzazioni di chi sogna impossibili ritorni al passato o al mantenimento dello status quo. Il giorno 28 marzo, presso la sala Mazzola di via Papa Giovanni XIII 3, a Peschiera Borromeo, l'avvocato Salvatore Vitale ha espresso un suo giudizio a fronte delle questioni relative alle riforme del Governo Monti per la crescita e l'occupazione. Sono stati molteplici i punti toccati dall'avvocato che più volte ha ribadito il concetto di "credibilità" che, a suo parere, questo Governo, a differenza di quello precedente, sta acquistando progressivamente. Altro punto di rilevante importanza è stato quello relativo alle liberalizzazioni e alle eventuali conseguenze sull'occupazione e sul precariato. «È emersa - commenta l'avvocato Vitale - una preventiva diffidenza e pregiudiziale indisponibilità ai cambiamenti. In un Paese nel quale la tutela dei diritti è diventata problematica e per molti inaccessibile, invece di interrogarsi sul modo in cui contribuire per risolvere i problemi della Giustizia del Paese, si preferisce erigere barricate contro misure liberalizzatrici. Penso - continua - che molti professionisti svolgono un ruolo fondamentale di servizio ai cittadini; proprio per questo ritengo che le loro rappresentanze, sindacali e istituzionali, anziché difendere lo status quo dovrebbero agire per cambiarlo e contribuire così alla crescita e alla produttività complessiva del sistema». Tra le tante tematiche prese in considerazione, quella che ha suscitato più attenzione riguarda l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori (Legge n.300 del 1970). «La discussione sull'articolo 18 - commenta l'avvocato  Vitale - non ha mai riguardato i diritti inviolabili di libertà garantiti dalla Costituzione; il problema viene posto sugli effetti (reintegrazione o risarcimento?) dei licenziamenti individuali (non discriminatori) da parte di datori di lavoro con più di 15 dipendenti e giustificati da motivi economici a livello aziendale. Di questi più limitati e diversi aspetti, le "parti sociali" farebbero bene a parlarne nel più generale contesto di una complessiva riforma che sia in grado di assicurare efficaci tutele». Altre tematiche sono state trattate, ma il concetto fondamentale che emerge dalle parole dell'avvocato sono sulla stessa linea di ciò che avrebbe detto il senatore Pietro Inchino: «Un grande partito moderno non può limitarsi a coltivare il consenso possibile oggi, ma deve saper costruire un ponte tra il consenso dell'oggi e quello del domani. Questo è l'impegno che distingue la buona politica dalla demagogia...».
Giancarlo Capriglia