C’è chi rimane chiuso nel cimitero. E non è un horror

Pare che l’ultimo episodio abbia avuto come protagonisti due adolescenti, l’1 marzo, intorno alle ore 17.00; teatro della vicenda, il sepolcreto di Mirazzano. Sul posto era presente G.P., che ha aiutato i malcapitati, provvedendo a chiamare i soccorsi. G.P. afferma di avere assistito ad altri casi simili, nei mesi scorsi. Abbiamo dunque verificato quanto appreso, contattando il comandante della Polizia locale, Giuliano Semeraro, che ha dichiarato: «Imprevisti del genere accadono con una certa frequenza: si potrebbe parlare di circa 4 o 5 episodi all’anno. Inviterei gli uffici competenti a fare opera di convincimento affinché la ditta che ha in appalto il servizio ponga maggiore attenzione. Suggerirei, inoltre, di affiggere, all’interno di ogni cimitero, cartelli con impresso il numero di telefono da chiamare, nel caso in cui qualcuno vi si ritrovasse chiuso».
A questo punto, abbiamo interpellato anche Flavia Fusari, responsabile dei Servizi demografici del Comune di Peschiera Borromeo, la quale ha specificato: «I cimiteri peschieresi sono piuttosto ampi e, nonostante la persona incaricata faccia sempre un giro di perlustrazione, avvertendo gli eventuali utenti dell’imminente chiusura, può capitare che qualcuno non senta l’avviso». Tuttavia, la Responsabile conclude con una rassicurazione: «Indipendentemente da quanto accaduto, stavamo già pensando di installare nei cimiteri delle campane». In attesa di essere avvisati dai rintocchi, quando visitate i cari defunti, tenete d’occhio l’orologio…

Novella Prestigiovanni