Cimitero chiuso durante il funerale a San Bovio: la risposta del Comune

Il sindaco Zambon: «Ho presentato le mie scuse alla vedova. Il Comune aveva espletato correttamente l’iter, abbiamo contestato il disservizio alla ditta appaltatrice»

L'ingresso del cimitero di San Bovio

L'ingresso del cimitero di San Bovio

Il Comune di Peschiera Borromeo risponde in merito al clamoroso disservizio che, nelle scorse settimane, si è verificato nel corso delle esequie di A.P. presso il cimitero di San Bovio. Quando il corteo funebre era giunto presso il campo santo della frazione peschierese per la tumulazione della salma, infatti, i congiunti del defunto lo avevano trovato inspiegabilmente chiuso, senza che nessun operatore cimiteriale fosse presente ad accogliere la bara. La situazione si era risolta solo dopo oltre 2 ore di attesa e con l’intervento di carabinieri e polizia locale. «Sono sinceramente dispiaciuto per quanto accaduto – ha fatto sapere il primo cittadino peschierese, Luca Zambon, in una missiva inviata all’Associazione Quei Bovi di San Bovio, che si era fatta portavoce del disagio della famiglia - . Ho personalmente scritto, contattato telefonicamente e fatto visita alla vedova del defunto in data 21 aprile, per porgerle le più sincere scuse per il disagio subìto in un momento così doloroso». 
In merito alle responsabilità per quanto accaduto, però, Zambon ha voluto sottolineare la correttezza dell’operato del Comune. «A seguito della segnalazione – prosegue la lettera – ,  verificato che gli uffici comunali hanno espletato correttamente l’iter per la comunicazione alla ditta appaltatrice dei servizi cimiteriali, abbiamo provveduto a contestare alla stessa il grave disservizio nonché a mettere in atto tutte le azioni necessarie affinché non si verifichino più simili episodi».
Redazione Web