E se non fosse la Microsoft a stanziarsi a San Bovio?

L’area ‘Microsoft’, così come è stata denominata fino ad oggi, in realtà non è nient’altro che un’area acquistata da un fondo immobiliare su cui si sta realizzando un edificio multipiano, destinato – presumibilmente – all’azienda americana. Senza che questo implichi nessun tipo di accordo istituzionale, come invece trapelava in fase di dibattito, quando la Giunta Tabacchi approvò il piano integrato di intervento.
“Per anni si sono date informazioni fuorvianti”, dichiara Luciano Buonocore. “Si è spiegato alla gente che esisteva un accordo di partenza con la Microsoft, per utilizzare il nome dell’azienda in maniera strumentale e giustificare l’intervento edilizio. In realtà la proprietà è un fondo immobiliare che ha inoltrato al Comune una richiesta edilizia e la realizzazione dell’opera è nelle mani di una semplice impresa di costruzioni. Se poi l’edificio verrà dato in locazione a chissà quale azienda, è una faccenda tra privati, un qualcosa che non ha niente a che vedere con l’ambito istituzionale”.
La polemica nasce dalle considerazioni della nuova maggioranza riguardo un intervento che stravolgerà l’urbanistica della frazione. Un’altra problematica che andrà affrontata è la questione legata al’incremento del traffico, inevitabile quando la nuova realtà commerciale sarà operativa. La strada che doveva essere realizzata per far defluire il traffico è in alto mare, anche a causa di un contenzioso riguardante gli espropri che non è ancora stato chiuso. “Come al solito, si è pensato di costruire l’edificio senza preoccuparsi di infrastrutture e viabilità”, ha commentato laconico Buonocore. “Ora ci stiamo chiedendo cosa succederà quando la struttura sarà occupata dai dipendenti. Il traffico di San Bovio ha già raggiunto un livello di criticità preoccupante”.
E con la consegna dei nuovi appartamenti in via Trieste e in viale Umbria, la sensazione è che le cose potrebbero addirittura peggiorare. Buon lavoro, Amministrazione comunale.