I “pc verdi” rimangono senza casa

“Pc verde: i vecchi pc per combattere il digital divide” è un’iniziativa che si impegna a diminuire la presenza di home computer nelle discariche e incentiva il recupero dei pc usati da destinare ad associazioni, scuole o chiunque dovesse averne bisogno. Per usare un termine appropriato, “trashware” significa “riutilizzo proficuo di computer dismessi e altrimenti destinati allo smaltimento”.
Mauro Guerini, coordinatore di Auser, spiega: “Abbiamo avuto l’idea e l’abbiamo messa subito in pratica: computer, monitor, tastiere, viene recuperato tutto. Le aziende, ma anche i privati sono ben lieti di sbarazzarsi di materiale obsoleto con una donazione ai gruppi no profit. Spesso i pc vengono infatti dismessi quando sono ancora funzionanti. Il problema che si è presentato quest’anno è che sono arrivati molti computer ma purtroppo non abbiamo uno spazio per lo stoccaggio di questo materiale. L’anno scorso abbiamo assemblato e riciclato attrezzature e computer che abbiamo donato a diverse associazioni, tra cui il Centro di Aggregazione Giovanile di Linate, che ha ricevuto 2 pc da destinare ai suoi giovani frequentatori. Abbiamo bisogno di un locale dove poter depositare i pc che ci vengono donati, in vista del loro riciclaggio, e siamo pronti a ripartire subito se dovessimo ricevere risposte e soprattutto una soluzione - spazio da parte delle autorità competenti”.