Il modello S.Bovio apre la strada ad un nuovo mo­do di far politica

Ognuno per quello che gli competeva, ha spiegato alla platea quali erano state le iniziative finora intraprese e quelle in programma per i prossimi giorni. Molti cittadini hanno potuto rivolgere direttamente le domande agli interlocutori, ricevendo tutte le informazioni necessarie affinché potessero scegliere al meglio i dispositivi di sicurezza da applicare alle loro proprietà.  L’emergenza sicurezza, per gli abitanti di San Bovio non è finita ma è sicuro che è stata gestita al meglio, in modo anglosassone, lontano anni luce dalle logiche che in questi anni hanno avvelenato il panorama politico Italiano. Il buon governo come bene comune, il bene dei cittadini al di sopra da ogni logica clientelare, il bene di tutti al di sopra delle parti. Sarà per il pragmatismo del sindaco Antonio Falletta, manager prestato alla politica sulla spinta di un gruppo di cittadini che in lui hanno visto l’uomo nuovo, al di fuori degli schemi abituali; sarà per l’incredibile supporto in tempo reale gestito dall’Ingegnere Andrea Tedone, un comunissimo cittadino che ha capeggiato il movimento spontaneo nato e cresciuto in tempi record, grazie alla rete; sarà per lo straordinario sforzo che un inadeguato organico di Polizia Locale e Carabinieri ha profuso in modo veloce e determinante; questa vicenda è destinata a fare storia nel nostro senso civico di appartenenza a una comunità. Il grande flusso di informazioni, proveniente dagli oltre 400 iscritti alla mailing list di Andrea Tedone, ha permesso alle istituzioni di fornire una risposta adeguata alle necessità dei cittadini senza permettere alla politica di strumentalizzare l’emergenza. L’invito dei partecipanti all’incontro, alle forze politiche di maggioranza e di opposizione è stato chiaro: «In questo momento di emergenza, le vostre beghe al Consiglio comunale poco ci interessano, invitiamo tutti a collaborare al meglio delle proprie possibilità per il bene di tutti noi».

Giulio Carnevale