In manette a Peschiera il barista con il vizio dello spaccio

L’uomo, un egiziano 40enne, arrotondava lo stipendio cedendo dosi di cocaina, che i clienti andavano a ritirare quando il locale era vuoto

Arrotondava lo stipendio da barista vendendo dosi di cocaina ai clienti più “affezionati”. È finito così in manette sabato 2 novembre F.A.H.E., 40enne egiziano che, oltre a caffè, panini e aperitivi, serviva anche droga. I clienti gli ordinavano le dosi al cellulare e, dietro sue precise indicazioni, dovevano tornare a ritirarle più tardi, quando il locale era semi vuoto, a ridosso dell’orario di chiusura. I carabinieri si sono accorti del traffico illecito quasi per caso: transitando lungo la strada che da Ponte Lambro conduce a Linate, si sono accorti di un uomo di origine maghrebina che aspettava fuori da un bar, come se attendesse l’arrivo di qualcuno. Per questo gli uomini dell’Arma hanno deciso di effettuare un controllo presso il locale all’interno del quale, a quell’ora tarda, era presente solo il barista. Quando questi si è trovato davanti le divise è subito andato nel panico, ha preso dalle tasche una confezione di caramelle e l’ha gettata a terra, sperando di non essere visto. Il gesto fulmineo non è però passato inosservato ai carabinieri che, recuperata la scatoletta, vi hanno trovato all’interno 14 dosi di cocaina per 700 euro di valore. Nel portafoglio inoltre F.A.H.E. aveva 665 euro, ritenuti provento dell’attività di spaccio. Analizzando la cronologia dei messaggi sul telefonino, è emerso che l’attività di spaccio proseguiva da più di 2 mesi. Portato davanti al Giudice, F.A.H.E. è stato posto agli arresti domiciliari.
Redazione Web

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