In possesso di droga e soldi falsi: tre svizzeri in manette a Peschiera

Il trio è stato fermato da una pattuglia dei carabinieri nei pressi della zona industriale. In un pacco conservavano banconote false per 50mila euro, mentre nascosta sotto i sedili dell’auto celavano 20 gr di cocaina

Due sono in carcere, il terzo ai domiciliari

Non solo avevano con sé 50mila euro in banconote contraffatte, ma in auto nascondevano anche un blocco di cocaina purissima da 20 grammi. Così sono finiti nei guai tre cittadini svizzeri di 21, 26 e 30 anni, “pizzicati” dai carabinieri all’altezza della zona industriale di Peschiera, nel pomeriggio di sabato 18 giugno. I militari peschieresi erano impegnati in un normale servizio di controllo quando hanno notato una Volkswagen Golf con targa elvetica con a bordo i tre uomini entrare in una azienda di import-export. Decisi ad approfondire la questione, i carabinieri sono entrati nell’azienda ed hanno chiesto quale operazione i tre avessero appena svolto, scoprendo che avevano appena ritirato un pacco che avevano fatto arrivare proprio dalla Svizzera. Intenzionati a vederci chiaro, gli uomini dell’Arma hanno quindi proceduto al fermo della Golf per verificare il contenuto di quella misteriosa scatola. All’interno della stessa i carabinieri hanno rinvenuto ben 50mila euro tutti in tagli da 100 euro, ma un particolare ha subito attirato la loro attenzione, cioè il forte odore di inchiostro proveniente dal denaro, come se questo fosse stato appena stampato. I sospetti dei militari che il denaro fosse fasullo sono stati poi confermati dai numeri di serie delle banconote, che erano quasi tutti uguali. Alla luce di ciò, il trio è stato subito portato in caserma e l’auto sottoposta ad accurata perquisizione. L’esame della Golf ha permesso ai carabinieri di rinvenire sotto i sedili un blocco di cocaina del peso di 20 grammi, di cui ha rivendicato la proprietà il 30enne, il quale ha sostenuto che gli amici non ne sapessero nulla. I tre sono stati quindi arrestati per possesso ai fini della spendita di banconote false in concorso, mentre il più anziano è stato accusato anche di traffico internazionale di stupefacenti. Condotti davanti al Giudice a Milano, il 30enne e il 26enne sono stati spediti a San Vittore, mentre il più giovane ha ottenuto i domiciliari in provincia di Verona, dove vivono alcuni parenti.
Redazione Web