Non nelle stanze, nelle piazze! Se il sospetto c’è, meglio chiarirlo

Francamente la vicenda ha dei contorni ancora poco chiari e informeremo i lettori aggiungendo i tasselli che di volta in volta raccoglieremo. Sono molti gli interessi e gli attori in campo, si pensi che la stessa Mapei trattò con la proprietà per l’acquisto dei terreni su cui oggi sorgono i palazzi. Il sospetto c’è, probabilmente vi si può porre rimedio e non si può dire che tutto sia un inutile allarmismo. Anzi, la socializzazione e la discussione del problema, sarà una garanzia in più per quelle persone che hanno deciso di investire i propri risparmi per un appartamento a Bellaria, perchè il bollino “tutto ok” non sarà dato solo dai costruttori, ma anche dalle istituzioni che, salvo clamorose smentite, mettono la sicurezza dei cittadini al primo posto. Farà bene anche ai costruttori la discussione e l’accertamento, perchè, se anche il vaso non fosse stato scoperchiato in maniera così violenta, le voci incontrollate avrebbero danneggiato le vendite che ormai, per i ben noti fatti congiunturali, durano anche parecchi anni.
Fatta chiarezza, case ben costruite e sicure, si venderanno da sole.