Stalking, minaccia aggravata dall’uso delle armi, rapina ed estorsione. Sono queste le pesantissime accuse di cui dovrà rispondere un calabrese di 42 anni, arrestato dai carabinieri della stazione di Peschiera. Il fermo è avvento nella giornata di mercoledì 23 maggio, a conclusione di tre mesi di indagini che hanno permesso ai militari di documentare le angherie cui l’uomo sottoponeva ormai da tempo la consorte. Secondo quanto raccontato dalla stessa vittima agli inquirenti, le violenze sono esplose dopo che la coppia, nel 2016, si era trasferita da Milano a Peschiera e qui aveva aperto un bar, gestito dalla donna. Il 42enne aveva instaurato in casa un vero e proprio clima di terrore, fatto di liti e minacce continue. Poi, lo scorso mese di febbraio, ha fatto irruzione nel bar della moglie e, armato di mazza da baseball, ha preteso gli venisse consegnato l’incasso. Da qui la prima denuncia ai carabinieri e l’emissione del divieto di avvicinamento alla donna ed ai due figli piccoli. Ben guardandosi dal rispettare il provvedimento, il marito violento ha iniziato a pedinare la compagna, obbligandola a più riprese a consegnargli del denaro. In un caso, dietro la minaccia di un coltello, il 42enne ha persino costretto la malcapitata a recarsi ad un bancomat a prelevare del contante, per poi impossessarsene. Le denunce ai carabinieri da parte della donna da allora si sono moltiplicate, ma l’uomo si è sempre reso irreperibile trovando rifugio presso amici e conoscenti. Alla fine, dopo un’ operazione organizzata ad hoc con tanto di appostamento, i carabinieri peschieresi lo hanno rintracciato e arrestato poco prima che tornasse ad importunare l’ormai ex compagna.