Prime settimane del 2020, Schio (provincia di Vicenza). Un uomo, dopo aver eseguito una ricerca nel web, incappa in un annuncio che parla della vendita di una chitarra elettrica modello Ibanez. Interessato dall’acquisto dell’articolo in questione, si rivolge al venditore tramite il contatto Telegram allegato all’offerta. Una breve trattativa sul social network di messaggistica istantanea e i due pattuiscono che la chitarra sarà venduta e acquistata al prezzo di 370 euro; il mezzo del pagamento stabilito è bonifico bancario. Lo scledense, come da accordi, effettua il versamento ma, a distanza di giorni, l’articolo acquistato non viene spedito. 

Scattano quindi le indagini: il venditore di Peschiera, a quanto risulta, ha cancellato l’annuncio di vendita così come il proprio profilo Telegram, in ogni caso piattaforma notoria per la sua “memoria corta” in quanto a salvataggio di chat. Nell’impossibilità per l’acquirente di rintracciare il venditore, questi si reca, secondo le ricostruzioni di fonti venete, al comando provinciale dei vigili “Alto Vicentino”. A denuncia effettuata partono le indagini che, grazie anche al supporto e alla collaborazione degli omologhi di Milano e in seguito all’apertura di un fascicolo presso la Procura della Repubblica di Vicenza, danno alla fine l’esito sperato. Il fittizio venditore, identificato come un 45enne residente nel comune di Peschiera Borromeo, adesso dovrà rispondere alle autorità di truffa aggravata. L’uomo ritenuto colpevole della truffa online, è risultato anche reo di altri misfatti, tra i quali false dichiarazioni di residenza e truffa ai danni di un residente di Vercelli, oltre che di numerosi altri fatti ancora in corso di accertamento presso e autorità deputate.