Peschiera, caos e lunghe attese per il certificato vaccinale obbligatorio per il 10 Marzo, interviene la Regione

L’Assessore Giulio Gallera tranquillizza i genitori: « Nessun bambino sarà escluso da scuola. Basta richiedere per i scritto il certificato»

Caos e lunghe attese al Centro Vaccinale di Peschiera Borromeo. Mercoledì 7 Marzo  presso i poliambulatori di via Matteotti, numerosi utenti provenienti da diversi comuni del territorio hanno manifestato il loro disappunto per le lunghe attese e per l’impossibilità di ottenere anche solo informazioni per il certificato vaccinale obbligatorio per gli alunni delle scuole dell’obbligo, che va consegnato entro il giorno 10 Marzo. Aperto solo 3 ore a settimana, il servizio è risultato insufficiente, per via del poco personale dedicato. È anche  impossibile raggiungere telefonicamente lo sportello per ogni genere di  informazione. Tutto questo ha scatenato la reazione di alcuni genitori che si sono fatti sentire presso i responsabili del servizio. Lo sportello che avrebbe dovuto chiudere a mezzogiorno, dopo l’arrivo di personale di supporto da Melegnano è rimasto aperto ad oltranza anche dopo l’orario previsto per smaltire le richieste dei genitori presenti. Nel frattempo Regione Lombardia ha fatto sapere di aver messo in atto tutte le azioni e gli strumenti per l'attuazione di quanto previsto dalla legge sulle vaccinazioni obbligatorie in modo che nessun bambino sia escluso da scuola. Lo ha annunciato l'assessore regionale Giulio Gallera in merito all'adempimento dell'obbligo vaccinale in virtù dell'omonima legge nazionale. «La Circolare operativa congiunta di Ministero della Salute e dell'Istruzione, (come al solito tardiva, emessa solo il 27 febbraio e a noi giunta il 28) - ha spiegato l'assessore - indica la consegna entro il 10 marzo alla direzione didattica del certificato vaccinale o libretto vaccinale per coloro che avevano consegnato l'autocertificazione relativamente alle vaccinazioni eseguite; per coloro che, invece, si erano avvalsi dell'autocertificazione di aver richiesto ai Centri vaccinali di effettuare le vaccinazioni e che hanno ricevuto l'appuntamento dopo il 10 marzo , sarà sufficiente la documentazione rilasciata dal Centro vaccinale. Nel caso in cui la richiesta di appuntamento non sia stata evasa da parte del Centro vaccinale o comunicata solo al telefono il genitore e' invitato a richiedere al Centro un appuntamento scritto che dovrà consegnare alla direzione didattica».
«Entro il 20 marzo come da Circolare ministeriale - ha concluso Gallera - le scuole ci invieranno gli elenchi di coloro che non hanno presentato la documentazione richiesta. A quel punto saranno i nostri Centri vaccinali a verificare ogni singola situazione per accertare che dietro l'inadempienza ci sia l'effettiva volontà a non vaccinare i bambini e non un errore o una dimenticanza. Per questo motivo solo a conclusione di tale verifica si potrà effettivamente dichiarare l'inadempienza all'obbligo vaccinale. In questo modo proseguiamo nel percorso in atto da tempo da parte dei Centri vaccinali e di tutti gli attori del sistema regionale per favorire un'adesione consapevole e responsabile all'offerta vaccinale».
«Al 31 dicembre 2017
- ricorda l'assessore - erano 31.417 su 184.398 pari a una media del 17,04%, i soggetti inadempienti che sono stati sottoposti alla vaccinazione prevista dalla legge sull'obbligatorietà', per una o più dosi mancanti, appartenenti alle 15 coorti di nascita (2001/2015) che contano una popolazione complessiva di 1.409.500 che frequentano gli asili nido, scuole materne, elementari, primarie e Secondarie di 1° e 2° grado, fino ai 16 anni. Dei 49.815 che appartengono alla fascia d'eta' da 0 a 6 anni, e' stato invece vaccinato più del 30%».
Giulio Carnevale