Peschiera: doppio raid in un bar a Linate per razziare i videopoker
La banda fallisce un primo blitz, aspetta che i carabinieri se ne vadano e poi colpisce nuovamente, questa volta andando a segno
13 gennaio 2016
Le macchinette completamente svuotate delle monete
Non sono riusciti la prima volta a penetrare nell’esercizio commerciale, così hanno atteso che i carabinieri chiamati dalla titolare si allontanassero e sono tornati a colpire, questa volta con successo. La pazienza ha premiato decisamente una banda di scassinatori, composta da 2 o forse 3 persone che, nella notte di domenica 10 gennaio, è entrata in azione a Linate, prendendo di mira un bar gelateria con l’intenzione di razziare il contenuto dei videopoker. Erano circa le 2.30 del mattino quando la titolare, che risiede a poca distanza dall’esercizio commerciale, ha sentito dei rumori sospetti provenire dal suo bar e non ha esitato a contattare i carabinieri della stazione di Peschiera. Questi ultimi, recatisi subito in loco, hanno notato che la porta sul retro presentava dei chiari segni di un tentativo di effrazione, ma evidentemente i responsabili erano fuggiti prima di riuscire a mettere a segno il loro colpo. E in effetti i ladri, sorpresi dall’arrivo dei militari, avevano deciso di interrompere le operazioni di scasso, ma si erano ben guardati dal rinunciare alla loro razzia. Dopo aver atteso pazientemente fino attorno alle 5.00 che i militari se ne andassero, infatti, sono tornati per concludere quanto avevano cominciato, questa volta riuscendo ad avere ragione della porta. Una volta penetrati nel bar, gli ignoti si sono subito diretti ai 4 videopoker presenti, da cui sono state prelevate tutte le monete contenute, per un bottino di qualche migliaio di euro. Dopo essersi impossessati anche del cambiamonete, i ladri sono quindi fuggiti a gambe levate, facendo perdere le proprie tracce. La mattina successiva la titolare del bar ha dovuto fare i conti con la devastazione lasciata dalla banda e non ha potuto fare altro che contattare nuovamente i carabinieri, questa volta per denunciare l’ingente furto.
Redazione Web
13 gennaio 2016