Peschiera, la protesta di Matec Group, ammainata la bandiera blu dell'Unione Europea. Il CEO Orfei: «Trattamento nei nostri confronti inaccettabile»

Lo stendardo, presente sui tre pennoni davanti alla sede accanto a quello dell’azienda e al tricolore, è stato sostituito momentaneamente con una seconda bandiera italiana a mezz'asta per onorare tutti i caduti per il Covid-19.

I 3 pennoni dinanzi alla sede di Matec Group;

I 3 pennoni dinanzi alla sede di Matec Group; dove è stata rimossa la bandiera europea

Mario Orfei: «Sono un europeista pentito»

Peschiera Borromeo (MI), 2 aprile 2020. «Per quanto mi riguarda, l’Europa Unita è morta di Covid-19». Esordisce così Mario Orfei, CEO di Matec Group, commentando a 7giorni la sua scelta di rimuovere la bandiera europea dai pennoni presenti proprio davanti alla sede Matec, in via 1 Maggio a Peschiera Borromeo. 
«Il posto vacante accanto alla bandiera dell'azienda e al tricolore  - continua Mario Orfei - , sarà riempito, a rotazione, dalle bandiere dei Paesi che, in questo momento difficile, non hanno fatto mancare il loro aiuto e sostegno, come la Cina, la Russia, Cuba o l’Albania. 
Proprio riguardo a quest’ultima ho avuto modo di ascoltare il discorso del primo ministro albanese, Edi Rama, davvero umano e molto commovente. Un paese povero e messo forse peggio di noi, ma che non ha esitato un minuto a mandare un manipolo di uomini ad aiutarci. Grazie, grazie davvero».

Un‘affermazione in conclusione molto forte nei confronti dell’Unione Europea, sempre più divisa e poco unita nel momento più importante: «Non mi interessano le dietrologie ed i commenti di coloro che scorgono intrighi internazionali e interessi occulti, io vedo soltanto chi ci ha teso una mano e chi no. Deluso da Francia, Germania, dai paesi Scandinavi. Non esporrò più la bandiera europea».
Alessandro Elastici


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Quando la bandiera dell'Unione Europea sventolava insieme al tricolore

Quando la bandiera dell'Unione Europea sventolava insieme al tricolore

La Matec Group, un' azienda che tiene alto il nome del Made in Italy nel mondo

La Matec Group, azienda leader nel settore industriale e specializzata nella produzione di tubi flessibili, ha visto la luce nel 1980, quando il suo fondatore Mario Orfei, allora 25enne, scelse di intraprendere questo percorso, prima a Milano e, poco dopo, a Peschiera Borromeo, con attuale sede in via 1 Maggio. Nata inizialmente come distributore italiano di prodotti esteri per la manutenzione industriale, l’azienda iniziò fin da subito a produrre, con successo, innovazioni tecniche e di marketing per arrivare, nel 1985, a trasferirsi in un edificio più grande nella stessa città e iniziare poi la produzione di tubi flessibili compositi, primo vero core business della società. Nacque, invece, nel 1990 Compotec, un marchio interno a Matec specializzato nella realizzazione di tubi flessibili indirizzati ad applicazioni chimiche e petrolchimiche. Nel 1995 giunse un secondo importante traguardo, Matec decise di acquisire una società storica, Enco, molto nota nel campo dei tubi flessibili metallici e dei raccordi a innesto rapido, con sede a Buccinasco, a sud di Milano, e innescare in questo modo un vero e proprio passo innovativo verso la diversificazione.
Negli anni seguenti il progresso tecnico portò alla produzione di tubi compositi per le industrie petrolchimiche e presto furono scoperti centinaia di usi pratici.Questo particolare tipo di settore, divenuto globale a fine anni 90 e inizio 2000, portò la Matec ad accettare la sfida di concorrenti provenienti da Cina e India, i quali potevano disporre di un costo della manodopera inferiore all’azienda italiana.
Per ovviare a questo problema, la società di Mario Orfei impiegò le proprie risorse per automatizzare la realizzazione del prodotto finito e, l’esito positivo della strategia, permise a Matec di affacciarsi definitamente al mercato globale, conquistando una sempre più ampia rete di clienti e di distributori in giro per il mondo, passo fondamentale per divenire l’azienda che è attualmente.
Negli anni 2000, Matec Group ha continuato a sviluppare una gamma di prodotti innovativi, portando inoltre a termine l'acquisizione di un'altra storica azienda ben nota e affermata nel campo dei tubi in gomma, la società Farivo, e, nel 2010, una delle più antiche e conosciute aziende italiane specializzate nella produzione di giunti di dilatazione, conosciuti con il marchio Toflex, al fine di diversificare e fornire un’offerta varia e globale nel campo dei tubi flessibili.
Per offrire una “soluzione flessibile” ai propri clienti, Matec Group ha fondato, nel 2013, BluZac, prodotti in grado di coniugare perfettamente artigianato e innovazione, come ad esempio filtri e trappole di vapore. Nel 2018, l’azienda ha definito l'acquisizione del sito produttivo Roiter a Rovigo, specializzato nella produzione su larga scala di tubi industriali sofisticati e di alta qualità, dalla società austriaca Semperit AG Holding, unendosi così alla sede di Peschiera Borromeo, e alle due presenti al sud, a Catania e Bari. 
Un’iniziativa di grande contrasto con il contesto generale, poiché invece di delocalizzare all’estero in nazioni le quali potevano garantire un basso costo del lavoro, Mario Orfei e Matec hanno deciso di investire sull’Italia e sul territorio, sostenendo il valore e la competenza del "Made in Italy". La Matec Group,  impresa con un fatturato che si aggira intorno ai 25 milioni di euro, ha radici molto profonde sul territorio italiano dove è attiva  attraverso le proprie aziende a Peschiera Borromeo, Liscate, Rovigo, Catania e Bari: «Abbiamo circa 120 impiegati sul suolo italiano - spiega Mario Orfei -, e il più delle volte cerchiamo di assumere personale proviene direttamente dal territorio dove è localizzata l’azienda la loro comodità e avere meno problemi in caso di necessità».

Mario Orfei

Mario Orfei Imprenditore del Sud Est Milano