Peschiera, le attività di via Grandi contestano le modalità di svolgimento dell’evento di Radio DeeJay

La Polizia Locale di Peschiera Borromeo ha dato parere negativo alla chiusura della strada gestita da Città Metropolitana, ma il circuito della corsa ciclistica non è stato modificato

In viola il circuito del tratto peschierese in programma

In viola il circuito del tratto peschierese in programma

Il 19 e il 20 Maggio all’idroscalo si terrà la seconda edizione della Deejay Tri Milano, una manifestazione sportiva  di triathlon, uno sport multidisciplinare olimpico sia maschile che femminile, individuale o a squadre. È articolato su tre prove che si svolgono in immediata successione e sono (basate su diverse distanze a seconda della categoria): nuoto, ciclismo e corsa.
L’anno scorso, non ci fu praticamente comunicazione dell’evento alle attività commerciali di via Grandi a Peschiera Borromeo, le quali si trovarono impossibilitate a lavorare a causa della chiusura al traffico della Strada Provinciale all’altezza di via Turati, a Mezzate, senza nessun preavviso: «A noi nessuno ci dice mai niente – dichiara Francesco Pinto titolare di Special Fruits negozio di alimentari di via Grandi -. Anche quest’anno eravamo all’oscuro di tutto. L’anno scorso ho avuto un danno di 6 mila euro, fra mancato incasso, merce deperibile andata al macero e personale da pagare. Quest’anno se la cosa si dovesse ripetere chiederò i danni al Comune. Anche oggi (N.d.R.  Sabato 21 Aprile 2018), ci siamo trovati la strada chiusa per una manifestazione sportiva, qualche ora, senza che nessuno ci avvisasse, ma la manifestazione del 19 e 20 maggio sarà ancora peggio. L’evento come l’anno scorso durerà tutta la giornata, e non ce lo possiamo permettere».
«Non ci hanno neanche interpellato – precisa Massimiliano Berrettino titolare del Mad Pizza & Burger di via Grandi -, per noi  perdere un week end di lavoro è un danno enorme».
Fra gli operatori più danneggiati dalle due giornate di gara c’è anche la Casa del Gelato, lo storico locale peschierese davanti all’ingresso sud dell’idroscalo, che ci svela l’esistenza di un parere negativo alla chiusura della strada: «Non capisco come davanti ad un parere negativo della Polizia Locale – dichiara Federico Illuzzi titolare della Casa del gelato -, si possa pensare di fare ancora la manifestazione con quelle modalità. La Polizia  Locale ha ipotizzato una soluzione ideale, che consentirebbe di svolgere la gara in tranquillità e a noi di lavorare senza problemi. Vorrei che si capisse bene che si sta penalizzando pesantemente un' attività commerciale, e i suoi dipendenti. Dal Comune di Peschiera Borromeo, non abbiamo sentito nessuno. Cosa dobbiamo fare per farci ascoltare?».Il documento della Polizia Locale di Peschiera Borromeo porta la firma del Comandante Grossi,  inviato il 16 febbraio 2018 a: Prefettura di Milano, Città Metropolitana di Milano e Trio Eventi, la società sportiva di Desenzano del Garda (Bs) organizzatrice della manifestazione: Il Comandante Grossi ipotizza una soluzione percorribile:
«In relazione alla richiesta pervenuta per il nulla osta relativo al transito della frazione ciclistica della gara di triathlon, citata in oggetto- recita il documento della Polizia Locale di Peschiera Borromeo-, con la richiesta aggiuntiva di prolungamento del tratto interessato nel territorio di competenza del Comune di Peschiera Borromeo, sino alla rotonda direzionale di via Turati , via Traversi, il parere espresso è negativo per i seguenti motivi.
Sul tratto di strada in questione, di cui si chiede la chiusura totale per i giorni 19 e 20 maggio 2018, sono presenti numerose attività di pubblico interesse e attività commerciali , tra cui due strutture ricettive , un centro sportivo , due ristoranti, una media rivendita di orto frutta un meccanico gommista , con alta frequenza di clienti, soprattutto nei giorni festivi e prefestivi . La via Grandi è l'unico tratto di strada percorribile per raggiungere tali attività, non ci sono altre alternative , per cui rimarrebbero non raggiungibili nei due giorni di gara , considerando anche la chiusura a nord in località Segrate. Si deve considerare inoltre che i mezzi destinati all'approvvigionamento di carburante, alimentare ,commerciale, per le attività interne dell'aereo stazione e ed il personale dipendente SEA, comandato in servizio, usufruiscono quasi esclusivamente dell'ingresso sud , per accedere alla zona aeroportuale e quindi costretti a percorrere il tratto di strada che si vorrebbe chiudere, durante la gara. L'esperienza pregresse dell'anno precedente , dove nonostante le rassicurazioni ricevute di avviso da parte di SEA, a tutti i dipendenti ed ai trasportatori interessati, della chiusura della strada con invito a percorre per quel giorno percorsi alternativi, non ha avuto molti riscontri, più volte si è stati costretti a rinviare le persone , con enormi discussioni e minacce di varie richieste danni. Chiudendo inoltre, all'altezza della rotonda di via Turati/Traversi, diventa necessario, nella realtà, chiudere il transito nella precedente rotonda tra via Di Vittorio /XXV Aprile ( per cui un ulteriore tratto di strada chiusa anche se non direttamente interessato al passaggio della gara) onde evitare che i veicoli giungano sulla rotonda seguente Turati/Traversi e che se chiusa, li si blocchino, senza possibilità di manovra se non con una inversione di marcia, con tutte le conseguenze viabilistiche e di sicurezza del caso. Si deve considerare inoltre, un possibile transito del personale aeroportuale (piloti, hostess, etc.etc.) è dei mezzi sopra citati ,diretti all'entrata sud nella zona aeroporto , non informati e che arrivino comunque sul posto e che non possano tornare sui percorsi alternativi per problemi di orari da rispettare; quindi per evitare ritardi o altre conseguenze, sul traffico aereo, diventa necessario scortarli all'interno dell'area protetta, con un ulteriore aggravio alla sicurezza ,sia per gli atleti che per la circolazione in generale ( nelle edizioni passate è più volte successo) ; essendo il tratto interessato che si vorrebbe chiudere, lungo e rettilineo , con un flusso di ciclisti in transito ,quasi continuo, diventa oltre modo pericoloso scortare eventuali veicoli all'interno del percorso ,durante il transito degli atleti. Mentre se la chiusura fosse alla prima rotonda Buozzi / Grandi , come auspicabile, diventa molto più agevole e meno pericoloso poter far passare velocemente tra un gruppo e l'altro di ciclisti , eventuali mezzi in entrata, come già sperimentato in altri casi.
Giova inoltre ricordare che anno scorso, durante precedente gara organizzata dalla medesima società e a cui si era dato l'incarico il posizionamento della cartellonistica stradale e delle opportune barriere , a parere dellò scrivente, si sono riscontrate carenze sia di informazioni agli utenti interessati , sia nella segnaletica di preavviso di chiusura strada, installata all'ultimo momento ed in maniera insufficiente; la segnaletica andrebbe posizionata almeno tre giorni prima , non solo nei pressi, ma anche sulle principali direttrici stradali che portano sul posto, ad esempio sulle uscite delle varie tangenziali , con già indicato percorso alternativo. Anno precedente, il numero di cartelli era insufficiente e male posizionato, con tutte le conseguenze a cui il personale impegnato nella viabilità ha dovuto poi sopperire. Detto questo rimane quindi il parere negativo al prolungamento per la frazione ciclistica sino alla rotonda di via Turati/Traversi, mentre nulla osta al transito sulla rotonda di via Grandi/Buozzi che avrebbe sicuramente un minor impatto sia per le attività presenti che per la viabilità e sicurezza della circolazione e degli atleti partecipanti.
Rimanendo a disposizione
  - conclude la relazione del Comandante Claudio Grossi -, per un eventuale incontro tra le e parti coinvolte, confermo il parere negativo al prolungamento del percorso sino alla rotonda di via Turati /Traversi e nel caso fosse comunque approvato dagli organi competenti chiamati ad esprimersi, essendo la strada, nonostante insista nel territorio di Peschiera Borromeo, di competenza di Città Metropolitana, rimangono i dubbi espressi sull'adeguata opportunità, sia viabilistica che di impatto "ambientale" e di sicurezza dell'eventuale percorso scelto».
Giulio Carnevale