Peschiera, XVII^ Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo di tutte le vittime innocenti di mafia

Nel centro natatorio Passport di Linate l’iniziativa “Bracciate di Memoria - in ricordo di tutte le vittime innocenti di mafia”

Da sinistra, in alto: alcuni dei nomi delle vittime della mafia, la pedana dipartenza della piscina; in basso gli organizzatori dell'Associaizone Vedo Sento Parlo - In Memoria di Giuseppe Tallarita, e l'assessore allo sport del comune di Peschiera Borromeo, Daniele Pinna.

Il titolo racchiude il senso, non solo simbolico, della manifestazione: “Bracciate di Memoria, in ricordo di tutte le vittime innocenti di mafia”. Organizzata dall’associazione “Vedo Sento Parlo - In Memoria di Giuseppe Tallarita” con il patrocinio della Città di Peschiera Borromeo, l’iniziativa di sabato 19 marzo ha animato l’impianto natatorio Passport di Linate. Oltre cinquanta persone hanno partecipato, nuotando: l’obiettivo dell’evento era infatti quello di coprire in totale 1031 vasche, che corrispondono al numero delle vittime innocenti di mafia. Il messaggio, chiaro e inequivocabile: “Lo sport non vi dimentica”. Una giornata ricca di interventi e presenze: istituzioni locali, associazioni, realtà del territorio, gruppi e privati cittadini.

Prima della “maratona” in vasca si è svolta la presentazione della manifestazione, che ha registrato il contributo di varie personalità, impegnate a dire la loro sul tema dello Sport come strumento di memoria. Lucilla Andreucci, Referente provinciale “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” Milano; Monica Forte, presidentessa Commissione Regionale Antimafia; Martina Colmegna, tennista professionista, Luca Lanzani, socio dell’impianto Passport; Renato Amoroso, formatore socioculturale. L’Assessore allo Sport e Tempo Libero del Comune di Peschiera Daniele Pinna ha sottolineato: «Lo sport è importante per diversi motivi, che non sono da sottovalutare: va inteso come veicolo di legalità, inclusione sociale, rinascita e riscatto, come Memoria per non dimenticare tutte le vittime morte per mafia. Ma anche come scelta che ti può salvare dalla morsa della criminalità e cambiarti la vita». L’amministratore ha poi preso parte alla nuotata “Bracciate di memoria”, insieme agli altri partecipanti.