“Piano terra”, il successo del centro estivo degli oratori peschieresi: le presenze superano quota 1.000 bambini

Un anno record per le cinque settimane del centro estivo gestito dalla comunità pastorale di Peschiera Borromeo.

Peschiera Borromeo -

Peschiera Borromeo - Il momento della preghiera in oratorio

I centri estivi sono stati organizzati presso l’Oratorio San Carlo nella frazione di  Bettola per i ragazzi di Bettola, Bellaria e Robbiano di Mediglia (la comunità pastorale include anche la frazione medigliese contigua a Peschiera Borromeo), l’Oratorio di San Martino e San Riccardo a Zelo Foramagno per i ragazzi di Zelo, Linate e Canzo e presso l’oratorio San Pietro e Paolo per i residenti di San Bovio e Mezzate. Mai si erano raggiunti certi numeri: «Quest’anno grazie al contributo del Comune di Peschiera Borromeo – dichiara Don Luca Zanta – siamo riusciti a migliorare l’offerta per le famiglie, con degli animatori professionisti che si sono affiancati ai numerosissimi volontari che si sono messi a disposizione della comunità».  L’Amministrazione Falletta deliberò un contributo di 40mila euro: «Con quell’atto abbiamo voluto riconoscere l’instancabile lavoro svolto dai centri estivi parrocchiali – dichiara Antonio Falletta, ex sindaco di Peschiera Borromeo –; il ruolo sociale degli oratori cattolici è una realtà incredibile, i volontari con il loro impegno e la loro dedizione consentono al bilancio di respirare, sarebbe stato impossibile assorbire questi numeri con il solo centro estivo comunale».
Una troupe di 7giorni è stata ospite una mattina dell’Oratorio San Carlo e ha potuto toccare con mano l’entusiasmo che regnava nel centro estivo: all’ingresso i ragazzi fremevano, non vedevano l’ora di entrare per condividere la giornata con gli animatori e i compagni di gioco. Una volta alla settimana li attendeva la piscina - quella comunale di Bettola - e una gita presso i parchi divertimento; e poi giochi, canti, con il momento per la riflessione e la preghiera; senza dimenticarsi dei compiti estivi, tutti insieme nel salone, con i più grandi che aiutavano i più piccoli, immagine simbolo di solidarietà, un valore imprescindibile. «Un elogio ai 140 ragazzi adolescenti – sottolinea Don Luca Zanta – che frequentano le scuole superiori e che hanno contribuito a gestire e sorvegliare, insieme a noi, e agli animatori professionisti, gli oltre 1.000 bambini a settimana  iscritti. Sono stati un punto di riferimento per i piccoli ospiti e per i volontari; la corresponsabilità di un compito così impegnativo li aiuta a maturare». Alla base della catechesi moderna c’è l’intenzione di coinvolgere tutta la famiglia durante la crescita dei giovani, stipulando così un patto educativo forte, contiguo alla scuola e alla responsabilità civica che insieme alla  giusta dose di spiritualità completa la maturazione dei giovani. Al ritmo di “Piano terra” la canzone che ha fatto da colonna sonora per tutta la durata del centro estivo, si è cominciato, dai ragazzi per  rinsaldare i legami della comunità, mettendo la famiglia al centro. Tutti si sono sentiti a casa.  Ma non finisce qui! Ora per 116 ragazzi è in serbo un'altra esperienza formativa: tutti a Pila in campeggio, in due turni, elementari e prima media, e poi i più grandi di seconda e terza media.
Don Luca Zanta

Don Luca Zanta

2 commenti

Massimo Arnese :
Gentilissimi, resto quantomeno stupito del fatto che nel vostro articolo non sia stata fatta menzione alcuna del GREST di Mombretto di Mediglia. Li avete elencati tutti. Eppure due anni fa uscivate su questa stessa testata con l'articolo scandalo di don Alberto Cappellari che non apriva l'oratorio e non faceva il centro estivo, con tanto di mamme infuriate. Sarebbe opportuno, ogni tanto, fare informazione su due sensi. Dopo anni finalmente a Mombretto il GREST si è fatto e ha avuto un successo che ancora eccheggia. Inoltre un'altra settimana sarà organizzata dall'1 al 9 settembre sempre a Mombretto. Quanto sopra è stato frutto del lavoro di volontari che hanno dedicato un anno ad organizzare tutto, e tra quelli le mamme promotrici del vostro articolo non si sono viste (o erano davvero poche). Non entro nel merito, ma ritengo che sia dovuto dire che le cose sono cambiate, e in meglio. Grazie !! | martedì 05 agosto 2014 12:00 Rispondi
federico :
Salve ho letto l’articolo sul grest estivo parrocchiale e ciò mi ha spinto a fare una riflessione sulle opportunità di lavoro nel campo dell’animazione in generale. Ogni estate non solo centri parrocchiali, ma anche touroperator,organizzazioni vacanze, strutture turistiche,società del settore, formano e ricercano animatori, tanti giovani che possono trovare occupazione stagionale. Certo nessuno pensa che si possa fare l’animatore per sempre, però con la crisi del lavoro in atto,i giovani dovrebbero prendere in considerazione l’idea di lavorare nel periodo estivo come animatori in centri estivi o villaggi turistici. Infatti non è una novità il fatto che le aziende, valutano positivamente chi ha avuto esperienze nell’animazione. Lavorare come animatore turistico seppur trattasi di lavoro stagionale e spesso poco remunerato, specie se si è alla prima esperienza ( in linea però con triste la situazione attuale) andrebbe però considerato, come uno dei tanti mezzi per entrare nel mondo del lavoro. E’ notorio il fatto che un animatore entra in contatto, stringe rapporti di amicizia con tante persone e magari tra queste c’è proprio quella giusta .Parlo per conoscenza diretta del settore, da molti anni collaboro con Animandia.it che opera nel campo dell’animazione ed offre tante opportunità di lavoro in questo campo ed ho conosciuto tantissimi giovani che proprio grazie all’esperienza da animatori turistici, hanno poi avuto l’occasione di fare il giusto incontro e adesso svolgono un lavoro a loro più congeniale. Un saluto Federico | domenica 19 maggio 2019 12:00 Rispondi