Regionali Lombardia 2013, Enrico Marcora: «Noi, Lombardia virtuosa che dice no a un Nord leghista»

«La figura di Ambrosoli, persona di estrazione moderata, è il candidato presidente con cui affrontare il nostro percorso. L’operazione di Casini con il candidato Albertini è squisitamente tattica ed elettorale, una falsa coerenza; la vera partita è il confronto tra Maroni e Ambrosoli».

Così ha dichiarato a Peschiera Borromeo Enrico Marcora, competitore per un seggio di Consigliere regionale in Lombardia, durante la sua conferenza stampa di sabato 2 febbraio: «In una competizione così aperta (i sondaggi danno una differenza dello 0,3% tra i due), ci vuole la determinazione di riuscire a far vincere Ambrosoli».
C’è una serrata critica degli equilibri nel discorso di questo imprenditore edile milanese 51enne, fuoruscito dall’Udc per abbracciare il progetto del Centro Popolare Lombardo, assieme, tra gli altri, al giovane Alessandro Sancino. Preoccupante, illustra, la probabilità di un asse politico tri-regionale fra Piemonte-Lombardia-Veneto «in mano leghista». Niente demagogie da macroregione per la Lombardia, «motore di questo nostro Paese», e men che mai «una classe politica inappropriata» quale, per Marcora, è quella leghista. Peggio ancora, dice, il monopartito che ha governato in maggioranza con Formigoni: «Bisogna governare con idee e persone che vengono dalla società civile, professionisti, pensionati, giovani. Il nostro si caratterizza come un partito lombardo popolare, di quella Lombardia che crede profondamente di essere locomotiva d’Italia e in competizione virtuosa con le Regioni europee del Nord».
Marco Maccari