Rivogliamo il Comitato di frazione a Linate

Sarebbe la soluzione ai problemi della zona, ma il Sindaco è scettico in merito

«Il Comitato di frazione era l’unica voce che avevamo. Adesso non abbiamo più neanche quella. Devo sempre chiamare io. Ho chiamato anche otto volte per un tombino otturato». Questo lo sfogo di Bruno Prina, per anni membro attivo dei precedenti Comitati di Linate, e che dà voce a un disagio condiviso: quello di rimettere in funzione un organo consultivo che, se non altro, poteva raggiungere il Comune in modo diretto. Ci accompagna in un giro per il quartiere, segnalandoci non solo i problemi irrisolti, ma anche quelli creati dai recenti interventi, in particolare viabilistici, citando soprattutto le iniziative del Comitato, troppe volte trascurate dalle precedenti Amministrazioni. Un marciapiede e un cordolo rotti a poca distanza l’uno dall’altro, fra via Rimembranze e via Pascoli, sono la nostra prima tappa. «Il marciapiede è così da anni, purtroppo. Il cordolo è invece un “regalo” dei recenti lavori: i camion che dovevano svoltare lo hanno fracassato. E nessuno è ancora intervenuto».
Arriviamo di fronte al Parco Bricchetto, l’area verde della frazione. «è stata una delle poche volte in cui il Comune ha richiesto l’intervento del Comitato: nel novembre 2008 ci hanno mobilitato per raccogliere le firme necessarie a modificare e migliorare il parco. Non ne hanno fatto più nulla: il parco è ancora così com’è».
Poco oltre, un disagio che sembra creato a tavolino: l’imbocco di via Rimembranze, in pratica l’accesso al cuore di Linate, è diventato senso unico in uscita, a causa del restringimento della carreggiata. I lavori erano stati fatti in seguito all’abbattimento di una vecchia cascina e alla realizzazione del nuovo complesso residenziale. «Già è assurdo che la strozzatura sia in uscita, quando il traffico deve defluire. Ma quello che è peggio, è che hanno tirato giù un muro che rendeva la strada impercorribile ai pedoni, per poi ricostruirlo lì dov’era. Come comitato abbiamo chiesto di spostarlo più indietro di un metro, invece niente. Hanno aggiunto poi il marciapiede e la pista ciclabile. Il risultato è che ci hanno tolto il doppio senso di circolazione, che pure volevamo mantenere».
Vigili di quartiere promessi e mai arrivati, fermate di autobus messe in posizioni quantomeno disagevoli, un asilo nido troppo a ridosso dell’aeroporto e spostato a Mezzate: un amarcord di iniziative che il Comitato ha vissuto e discusso. E ora che i Comitati non sono ancora stati ricostituiti? Lo abbiamo chiesto direttamente al sindaco Antonio Falletta, che ha assicurato che la questione è al momento in agenda. Si cerca solo di rendere queste istituzioni più utili alle frazioni stesse. «I comitati di frazione non hanno mai prodotto i risultati che si prefiggevano, per una effettiva mancanza di autonomia» ha detto Falletta. «L’Amministrazione sta cercando una soluzione perché la nomina sia supportata da strumenti adatti a renderne efficace l’operato».

Alessandro Nardin