Una ventata d’Europa alla festa del PD locale

Onorevole Toia, che ne pensa di eventi come questo?
Visto che i cittadini non frequentano spesso i luoghi della politica, queste feste restano un modo per cercare il contatto diretto. Si incontra la classe dirigente di un partito in un’occasione di svago e si crea comunità.

Quali sono i punti cardine del ciclo “Incontri riformisti” ai Bagni di Val Masino dall’8 al 10 luglio?
Si tratta di un appuntamento annuale aperto a tutti organizzato dall’area più riformista del partito di Centrosinistra. Si dà spazio a dibattiti con un taglio più culturale e non vi partecipano solo i politici. La prospettiva in cui vengono inquadrati temi ambientali, sociali ed economici è soprattutto europea.

Lei ha portato all’approvazione da parte del Parlamento europeo del “Rapporto di iniziativa sull’Economia sociale di mercato” per il riconoscimento culturale e giuridico di piccole associazioni e cooperative. In cosa consiste?
Si tratta di un rapporto che ho redatto io e di cui vado orgogliosa. Le imprese che hanno uno scopo sociale credo vadano aiutate: anche se poi l’amministrazione di queste cose avviene a livello locale, vorrei che si prevedessero, per esempio, delle agevolazioni sul piano fiscale o previdenziale. A breve realizzerò la seconda parte di questo rapporto sul ruolo delle cooperative di produzione, nel contesto della crisi globale.
Lei ha redatto numerose pubblicazioni che raccontano della politiche di coesione dell’Europa. Quanto ancora si può e si deve parlare di valori europei in un momento in cui in tanti maledicono la moneta unica?
L’Europa è un’opportunità, ancora di salvezza, comunione di forza e valori. È coesione, mantenendo le peculiarità di ogni Stato membro, ma è anche la condivisione di sfide economiche. Se non ci fosse stato l’euro, davanti alle turbolenze finanziarie del 2008 neanche la Germania, Paese economicamente forte, si sarebbe salvata dalla crisi mondiale.

Quote rosa e giovani. In un contesto Europeo, l’Italia com’è messa?
Fino a ora l’Europa ha organizzato una politica di occasioni formative per i giovani (ad esempio l’Erasmus) ma ha fatto poche politiche dirette. Proprio in questi giorni si sta lavorando a soluzioni dedicate. Per le quote rosa, in Parlamento c’è un’attenzione massima, le donne in aula raggiungono circa il 30% del totale. Il machismo dei paesi latini a riguardo è guardato come un segno di arretratezza.

A proposito di parità... un’opinione sull’ultimo manifesto del PD?
Se fossimo sicure di avere già la parità in Italia, quest’immagine ci farebbe pensare al film di Marilyn Monroe; siccome però non c’è questa condizione, credo che rischi di prestarsi al fraintendimento.

Eleonora Tosco