Via libera alla Commissione di Inchiesta sul PII di Bellaria: entro marzo i risultati. La presiede Pasquale Cristiano

Una Commissione di Inchiesta sul PII di Bellaria, l'obiettivo è portare alla luce i motivi che hanno spinto la precedente amministrazione comunale a scegliere di trasformare in residenziale un terreno situato a ridosso di un'azienda a rischio di incidente rilevante, la strada provinciale Bettola-Sordio e la Paullese. L'istituzione della Commissione di Inchiesta è stata proposta formalmente dal sindaco Antonio Salvatore Falletta e, lunedì sera (7 ottobre ndr), il consiglio comunale ne ha approvato la delibera di costituzione. A presiedere l’organismo è stato eletto il consigliere comunale di minoranza Pasquale Cristiano della Lista Civica “Peschiera”.

Sindaco, quali sono i motivi che l'hanno spinta a richiedere al Consiglio Comunale l'istituzione della Commissione di Inchiesta?
Dopo la sentenza durissima emessa dal Tar sulla legittimità del PII di Bellaria, ho ritenuto doveroso, nei confronti dei cittadini che hanno investito i risparmi di una vita sull'acquisto della propria casa, appurare cosa sia accaduto in quelli anni. Sono state prese delle decisioni che hanno pesantemente compromesso la qualità della vita di molte persone e, così come è stato ribadito dalla sentenza del Tribunale, è stato approvato un piano di intervento illegittimo e senza le dovute verifiche sulla sicurezza. La Commissione dovrà ricostruire i fatti e stabilire i motivi di quelle scelte.
Quali saranno gli ambiti di inchiesta?
La Commissione si occuperà di evidenziare i motivi di opportunità delle scelte effettuate dalla precedente amministrazione comunale, sia in ambito politico che in ambito tecnico. Cercherà di mettere a fuoco l'esistenza di eventuali alternative possibili a quelle scelte che, ricordo, sono state ritenute illegittime dal Tribunale. Su quelle scelte tecniche, la Commissione dovrà analizzare l'opportunità dei provvedimenti adottati dai vari responsabili che si sono succeduti nei settori di competenza, con particolare riferimento ai procedimenti che richiedevano eventuali ulteriori verifiche ed approfondimenti. Ad esempio, è importante capire perché non è mai stata eseguita la Valutazione Ambientale Strategica che, come ha ribadito lo stesso Tar, in questi interventi così delicati è prevista dalla legge. Oppure, i cittadini hanno il diritto di capire per quali ragioni la precedente amministrazione comunale non ha mai verificato la dismissione agricola dell'area che, secondo quanto previsto dalle leggi, dovrebbe rimanere incolta per cinque anni prima di poter essere trasformata in residenziale. Questi termini non sono mai stati rispettati.
La Commissione lavorerà anche sulle eventuali responsabilità personali?
Certo, i membri della Commissione dovranno verificare eventuali profili di responsabilità personali su questa assurda vicenda che, ricordo, ha riversato i problemi sulle spalle di tanti cittadini. Il mio unico obiettivo è lavorare al fianco di quelle persone che, ignare di tutto, si sono ritrovate ad acquistare una casa in una posizione pericolosa per la propria incolumità. Qualcuno, senza nemmeno effettuare le necessarie verifiche di sicurezza, ha raccontato a quei cittadini che andava tutto bene. Ecco, quelle persone hanno il diritto di sapere di chi è stata la responsabilità. La politica deve sapere assumersi le responsabilità delle scelte, è intollerabile continuare a giocare a scaricare i problemi sulla testa degli altri: è giusto che, chi ha sbagliato, paghi.
Lei ha chiesto alla Corte dei Conti di verificare un presunto danno erariale di 2 milioni e 500 mila euro nei confronti del Comune, la Commissione lavorerà anche su questo fronte?
L'inchiesta, per essere completa ed esaustiva, dovrà necessariamente toccare altre note dolenti di questa brutta storia. E, infatti, ho chiesto che si occupi anche di accertare l'entità dei danni causati all'Ente e a tutti i soggetti che, a vario titolo, sono stati coinvolti. Penso ai cittadini che hanno acquistato una casa che, sulla carta aveva un valore, ma che poi nei fatti si è dimostrata un investimento sbagliato per colpa di altri. Oppure, penso ai danni che le casse comunali hanno subito a causa dello scontro del 50% accordato dalla precedente amministrazione ai costruttori sul prezzo di acquisto di un terreno comunale utilizzato per realizzare i box. Uno sconto di 2 milioni e mezzo di euro che, tradotti in soldoni, sono risorse dovute dai costruttori e mai entrate nelle casse comunali. Con quei soldi, il Comune avrebbe potuto garantire i servizi ai cittadini anche in un momento di crisi così pesante come quello che stiamo attraversando tutti e, quindi, è come se quei soldi siano stati tolti dalle tasche dei cittadini. Solo per fare qualche esempio sull’entità del danno, il nuovo Centro Cottura costerà 1 milione e 500 mila euro, la riqualificazione del campo di Mezzate costerà 300 mila euro e 250 mila euro quello di Linate e con il resto della somma avremmo potuto sistemare già da tempo strade e marciapiedi.
Sono stati stabiliti dei tempi certi della Commissione?
Il Consiglio Comunale ha stabilito che i lavori dovranno concludersi entro il 3 marzo 2014. Basta ai tempi infiniti, la politica deve fare uno scatto in avanti e dare conto ai cittadini delle scelte fatte.