Risolto l'omicidio di Pioltello. Alla base una storia di passione e tradimento

È stato trovato il colpevole dell’omicidio avvenuto nella mattinata di mercoledì alle porte del comune di Pioltello. A sgozzare brutalmente la casalinga cinquantottenne Patrizia Reguzzelli (nella foto), è stata l’amante e collega di suo marito, Vittoria Orlandi, una dottoressa ventottenne di Vimodrone, specializzanda all’ospedale San Raffaele.

Gli inquirenti hanno risolto il caso con lucidità e rapidità. Al momento del ritrovamento del cadavere della donna, nessun indizio poteva ricondurre all’identità dell’omicida. Il corpo della vittima è stato trovato riverso vicino alla sua automobile, una Lancia Y10, con cui la donna aveva raggiunto quello che, purtroppo, sarebbe stato il luogo dell’omicidio. Trovata da alcuni operai di una ditta dei dintorni, la vittima aveva addosso un paio di jeans, scarpe da ginnastica e un giubbotto. Nessuna traccia di borsa e documenti. È bastato raccogliere qualche informazione in più da testimoni e passanti e analizzare i video di alcune telecamere della zona per svelare l’amara verità e risalire all’auto della giovane assassina, una Volvo di grossa cilindrata, che è stata vista sfrecciare a tutta velocità nei pressi del luogo di ritrovamento del cadavere.

 

Da una prima ricostruzione dei fatti, sembra che la Orlandi, che aveva una relazione col marito di Patrizia Reguzzelli, avesse chiesto un incontro chiarificatore alla sua “rivale in amore”. La Orlandi, accecata dalla gelosia, ha portato con sé un coltello e ha sferrato alla vittima un colpo mortale alla gola. 


Raggiunta nella serata di mercoledì, la giovane dottoressa ha confessato tutto dopo un lungo interrogatorio, durante il quale l’assassina ha ricostruito tutta la storia di folle amore con il marito della vittima, Marzio Brigatti. I due, ha raccontato la Orlandi, si erano conosciuti nel gennaio 2010 e avevano avuto una breve relazione, interrotta pochi mesi fa per volere di Brigatti. L’arma del delitto, un grosso coltello da cucina, è stato ritrovato in un cassonetto di Vimodrone, come indicato dalla stessa Orlandi.

 

Curiosa la domanda della giovane specializzanda in seguito all’interrogatorio, che avrebbe chiesto, confusa, se poteva tornare a casa. Per il momento, l’assassina è stata arrestata e condotta al carcere di San Vittore, dove rimarrà fino all’interrogatorio del Gip che sarà fissato nelle prossime ore. Nel frattempo, nel Comune di Rodano, dove Brigatti svolge l’attività di medico di base in un ambulatorio a Millepini, amici e familiari si stringono attorno al professionista milanese. Alcuni pazienti di Brigatti ricordano ancora quando la dottoressa Orlandi, da studentessa di medicina, ha assistito il medico nella sua attività.

 

Susanna Tosti