A San Donato va in fumo la spaccata della “banda dei tombini”

Una banda composta da sette persone ha tentato di razziare un bar di via Martiri di Cefalonia, servendosi di un chiusino e di un flessibile, ma il sistema d’allarme ha riempito i locali di schiuma e fumo.

Sul caso indagano i carabinieri

Hanno tentato di ripulire un bar lungo via Martiri di Cefalonia a San Donato, ma l’entrata in funzione del sistema d’allarme e l’arrivo dei carabinieri avvertiti dai residenti li hanno costretti alla fuga a mani vuote. Si è risolto con un nulla di fatto il blitz tentato nella notte tra mercoledì 20 e giovedì 21 luglio, ad opera di un commando composto da sette persone che si è meritatamente guadagnato l’appellativo di “banda dei tombini”. Adottando un modus operandi non nuovo in colpi di questo genere, il gruppo si è infatti servito del coperchio di un tombino per infrangere la vetrina del bar preso di mira. Dapprima sono state segate le inferriate per mezzo di un flessibile portatile, poi è stata distrutta la vetrata scagliandovi contro il pesante disco in ghisa. È molto probabile che i malviventi fossero alla ricerca di tabacchi e valori bollati, ma l’entrata in funzione del sistema anti-intrusione li ha colti alla sprovvista, mandando in fumo quello che avrebbe dovuto essere un colpo facile e veloce. Quando gli uomini hanno varcato la soglia dell’esercizio commerciale, infatti, sono stati accolti da una vera e propria ondata di schiuma e fumo, che ha riempito il bar ed ha impedito loro di proseguire oltre. Nel mentre, alcuni residenti sono stati svegliati dal gran baccano causato dalla banda e così, una dopo l’altra, sono giunte diverse segnalazioni ai carabinieri. A quel punto alcune volanti sono state inviate in via Martiri di Cefalonia ma, al loro arrivo, non hanno trovato anima viva, soltanto la devastazione causata dai malviventi. Nel mentre, infatti, i componenti della banda avevano dovuto giocoforza abbandonare i loro propositi criminali, scappando a bocca asciutta. I carabinieri hanno così setacciato le strade limitrofe a caccia dei fuggitivi, purtroppo senza successo. Successivamente sono giunti in loco anche i titolari del bar che, assieme ai militari, hanno svolto un sopralluogo fatto la conta dei danni.
Redazione Web