Andrea Checchi: trasparenza, ascolto, collaborazione

Innovazione, ascolto, trasparenza e collaborazione: le parole di chiave del candidato primo cittadino del PD

l suo nome è stato il primo a essere ufficializzato nella lista dei candidati sindaci di San Donato: Andrea Checchi, proveniente dall’area cattolico-sociale del Partito Democratico, è stato eletto dai cittadini della città, che, nel novembre scorso, hanno votato per le Primarie del Centrosinistra, volute da una coalizione formata da Pd, Sel, Verdi per la pace e Lista civica “Noi per la città” a cui, in seguito, si è aggiunta l’Idv.
Andrea Checchi è un sandonatese doc; nato e cresciuto nella cittadina alle porte di Milano, attualmente ha 47 anni, è sposato e ha tre figlie.
Dopo la laurea in Geologia, è stato dirigente di un’impresa edile ma, dal 2004, ha scelto di operare nel no profit, nello specifico nella gestione e nell'organizzazione di persone, attività, appalti. Attento al mondo del volontariato e dell’associazionismo, è direttore della Cooperativa Sociale Intrecci e Presidente di EquoG.A.S., un’Associazione di Promozione Sociale di San Donato e San Giuliano.
Il volto di Checchi non è nuovo in ambito politico: consigliere comunale durante le Amministrazioni guidate da Gabriella Achilli (1994-2002), dalla giunta di Achille Taverniti in poi, si è allontanato temporaneamente dalla politica a livello consiliare, prendendo sulle spalle il compito di risollevare le sorti di Roccabrivio, diventando presidente della società “Roccabrivio Sforza Srl” (2002-2007). Ora è in corsa per la poltrona di primo cittadino, sentendo «l’urgenza di ridare slancio all’attività comunale, il bisogno di un rinnovamento». Durante la sua campagna elettorale si sono svolti sei incontri, chiamati Agorà, per definire insieme ai cittadini il programma, per “costruirlo dal basso”.
Parole chiave della sua eventuale Amministrazione saranno la trasparenza, l’ascolto dei cittadini, il confronto e la collaborazione. «Il primo obiettivo – ha dichiarato – sarà ricostruire un senso civico nei sandonatesi. Mi occuperò poi dell’urbanistica, ripensando il Pgt, e mi impegnerò per garantire ai cittadini servizi di qualità, migliorare la comunicazione con loro, la qualità di vita, con particolare attenzione alle fasce più deboli».
Francesca Tedeschi