Che comodità, parcheggiare nel silos dell’Atm, al lato della Paullese! Fino al quarto piano, però: provate ad “avventurarvi” al quinto...

Il quinto piano del silos ATM risulta essere dissestato, scoperto e inagibile in giornate di pioggia

Comodo, pratico, utile e tutto sommato a buon prezzo: così possiamo definire il parcheggio coperto di Atm a San Donato Milanese, il silos a cinque piani al lato della Paullese. Per i pendolari della trafficatissima Paullese, che tutti i giorni si mettono pazientemente in colonna per raggiungere il proprio lavoro, il silos Atm alle porte di Milano rappresenta un’oasi nel deserto, dove finalmente approdare, sbarazzarsi della propria auto e proseguire il viaggio con i mezzi pubblici. La consolazione del nostro errante pendolare è sapere che, per qualche ora, la propria macchina è al sicuro e al riparo dalle intemperie, per una cifra, a conti fatti, più che accettabile: un euro per quattro ore infrasettimanali. In questo scenario, quasi apparentemente idilliaco, si nasconde però un’insidia: arrivare in tempo utile per riuscire a posteggiare la macchina tra il  primo e il quarto piano. Al quinto piano, infatti, il parcheggio da coperto diventa scoperto. Il liscio e levigato cemento, che fa da pavimentazione nei piani sottostanti, diventa un percorso a ostacoli e il nostro pendolare si trova a dover zigzagare tra buche, sassi e ghiaia per mantenere la propria auto in salute! Tutto questo, che già potrebbe bastare a far pentire della scelta del parcheggio, peggiora ulteriormente in caso di maltempo: le buche si riempiono e il mal capitato, oltre a dover aprire l’ombrello per raggiungere l’ascensore, potrebbe affondare in almeno venti centimetri d’acqua e camminare in uno spesso strato di fango. A questo punto i presupposti per scegliere il parcheggio, soprattutto in giornate di pioggia, vengono a decadere: ci si bagna  e ci si infanga per raggiungere la metropolitana; la macchina è preda delle intemperie ed è consigliabile incrociare le dita per raggiungere l’uscita, sperando di non incappare in una buca troppo profonda o in un sasso, che potrebbero rompere le sospensioni o il semiasse della nostra auto. La riflessione quindi è inevitabile: perché la tariffa è uguale per tutti i piani quando il servizio al quinto è inferiore? Non dovrebbe essere specificato all’ingresso che l’ultimo piano è scoperto, dissestato e praticamente inagibile? La tariffa del silos è conveniente ma nessuno ha precisato che i benefici del parcheggio coperto valgono solo fino al quarto piano: lasciate quindi ogni speranza, voi sventurati che parcheggiate al quinto.

Greta Montemaggi