La Legge dichiara la morte presunta di Maurizio Baldasseroni, killer di Prima Linea residente a San Donato

Le ultime notizie al riguardo risalgono al 1983, quando le autorità lo avevano accusato di essere a capo di una banda di narcotrafficanti in Perù.

Da allora di Maurizio Baldasseroni si erano perse letteralmente le tracce e di lui ora resta solo un appartamento in via Kennedy 29/b a San Donato, che però è vuoto da oltre 30 anni. L’ex operaio sandonatese è stato una vera e propria bestia nera per le forze dell’ordine impegnate nella repressione dei fenomeni di violenza durante gli Anni di Piombo. Assieme al compare Oscar Tagliaferri, infatti, fu uno dei nomi più famigerati nell’organigramma dell’organizzazione armata Prima Linea. Di lui si persero le tracce per la prima volta nel 1978, quando assieme a Tagliaferri assassinò tre persone fuori da un bar in via Adige a Milano, il che poi gli costò la condanna all’ergastolo in contumacia. Successivamente, le sue tracce erano riapparse in Sudamerica all’inizio degli anni ’80, salvo poi perdersi nuovamente nel nulla. Ora, a distanza di diversi anni, L’iter legislativo volto a dichiarare la morte presunta del killer “fantasma” è ormai giunto alle battute decisive.

Redazione Web