La morte di Angelo Corigliano, imprenditore sandonatese che aveva offerto 50 posti di lavoro

Più 50 posti di lavoro, in meno di un anno, uguale infinita soddisfazione: una formula semplice, un’equazione che racchiude l’umanità e la solidarietà di un uomo scopertosi malato ma con la volontà di rispondere al suo tumore e alla crisi economica con un programma di assunzioni nella sua azienda.

Il motto di Angelo Corigliano ha fatto il giro d’Italia: l’imprenditore di origine pugliese, residente a San Donato, ha infatti acquistato una pagina del Corriere della Sera del 4 ottobre per annunciare la sua volontà di assumere 50 giovani a tempo indeterminato nella Itex Srl, multinazionale di servizi situata in via Fellini a San Donato, di cui era presidente.
«Voglio dare un piccolo contributo al rilancio del nostro paese – aveva dichiarato -; la malattia che mi hanno diagnosticato lo scorso mese mi ha fatto riflettere e reagire. Infinito il traguardo che desidero per la mia azienda, che non deve fermarsi per me».
Purtroppo, non ha fatto in tempo a veder realizzato il suo progetto; lunedì 8 ottobre, Angelo Corigliano è stato vinto dalla malattia e si è spento, a soli 61 anni. Il suo slogan “50-1=?” rimarrà come un testamento spirituale.
«Tutti i piani di Corigliano saranno portati avanti e i suoi obiettivi verranno perseguiti senza esitazione – ha dichiarato il responsabile aziendale all’organizzazione e allo sviluppo -. La procedura di colloqui e assunzioni era già avviata quando Corigliano era ancora fra noi e adesso stiamo continuando, rispettandone la volontà.». Le prime dieci assunzioni, infatti, erano già state confermate venerdì 5 ottobre.
Il sindaco sandonatese Andrea Checchi ha voluto esprimere ai familiari di Corigliano le condoglianze dell’Amministrazione comunale e la vicinanza della comunità: «Con il suo gesto di estrema attenzione verso il prossimo, il nostro concittadino ha dimostrato come ciascuno di noi possa contribuire a riaccendere la speranza in questa epoca così tribolata». 
Anche Formigoni non è rimasto indifferente al progetto di Corigliano e alla sua prematura scomparsa: «Non dimenticheremo il suo coraggio» scrive il presidente di Regione Lombardia sul social network Twitter e, dopo i funerali tenutisi il 10 ottobre, aggiunge: «A gennaio 2013 consegnerò ai familiari il Premio Speciale per il Lavoro di Regione Lombardia».
Francesca Tedeschi

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