Marò: Massimiliano Latorre ricoverato a San Donato per accertamenti

Il fuciliere della Marina sta seguendo un programma di recupero dall’ischemia che lo ha colpito a fine agosto. La moglie su FB: «Sia restituito a noi tutti parte di quel che ci è stato sottratto»

Il policlinico di San Donato

Il policlinico di San Donato Il Marò Latorre ricoverato per alcuni controlli

Da venerdì 3 gennaio il Marò Massimiliano Latorre si trova ricoverato presso il policlinico di San Donato per essere sottoposto ad alcuni accertamenti, nell'ambito del programma di recupero dall'ischemia che lo ha colpito lo scorso agosto. Latorre, assieme al commilitone Salvatore Girone, è accusato di aver ucciso 2 pescatori indiani scambiandoli per pirati nel 2012. Per questo motivo i fucilieri della Brigata San Marco sono trattenuti in India da quasi tre anni. A seguito dell’ictus dei mesi scorsi, però, la Corte suprema indiana ha concesso a Latorre uno speciale permesso di rientro in Italia per consentirgli di sottoporsi alle necessarie cure mediche. Tale autorizzazione scadrà però il 12 gennaio e, dopo questa data, Latorre dovrà fare rientro in India. Il Marò si trova in degenza presso una stanza letteralmente blindata, presidiata costantemente da carabinieri in borghese, che tengono a debita distanza cronisti e personale della stampa e non lasciano filtrare alcuna indiscrezione sulle condizioni del fuciliere. Anche ai vari piani della struttura ospedaliera, una delle eccellenze per le patologie cardiache e cardio-vascolari, le bocche sono cucite. Alla vigilia del nuovo anno, Paola Moschetti, compagna di Latorre, attraverso il suo profilo Facebook aveva espresso un desiderio per il 2015. «Desidero che Massimiliano possa superare i suoi problemi di salute – si è sfogata la donna - e ritrovare anche solo parte di quella serenità che l'ingiustizia che subisce gli sta togliendo di giorno in giorno, che Salvatore possa finalmente far rientro dai suoi cari, che sia restituito a noi tutti parte di quel che ci è stato sottratto ponendo fine a questa acuta sofferenza». 
Redazione Web