San Donato Milanese, il Comune “archivia” bike sharing e la velostazione

La Giunta ha valutato i due servizi come troppo onerosi a fronte della scarsità di utilizzatori: «Mobilità dolce in città da ripensare»

Costi onerosi, gestione problematica, pochi utenti. Sono i motivi che hanno spinto l’Amministrazione sandonatese ad archiviare l’esperienza del bike sharing e della velostazione. «La decisionespiegano dal Comune - non vuole rappresentare un passo indietro sul tema della mobilità dolce, ma al contrario vuole essere di stimolo per progettare e adottare nuovi servizi e azioni che rispondano a canoni di sostenibilità, di tutela del territorio e dell’ambiente». Per quanto attiene il bike sharing, le principali criticità che hanno portato allo stop sono state rappresentate dai continui furti e atti vandalici e dai costi del servizio, che risultano estremamente elevati anche in relazione al reale utilizzo da parte dei cittadini. Il costo di gestione del servizio si assesta intorno ai 100mila euro annui, a fronte di un utilizzo medio di 35 prelievi al giorno. Scarsa utenza e costi elevati di manutenzione sono alla base anche della scelta di terminare l’attività della Velostazione, struttura caratterizzata da elementi di innovazione, ma che fin dall’inizio non ha incontrato apprezzamento da parte degli utenti ed è stata spesso limitata da disservizi e guasti tecnici. Anche in questo caso oltre 20mila euro di costi di gestione all’anno per un utilizzo da parte di pochi cittadini: a marzo, il mese più utilizzato del 2023, solo 12 utenti. «Non intendiamo tagliare risorse destinate alla promozione della mobilità leggera - spiega l’Assessore alla Mobilità Massimiliano Mistretta -, ma dobbiamo valutare interventi più efficaci e sperimentare nuove azioni per rilanciare una cultura della mobilità su due ruote su cui San Donato storicamente è sempre stata molto avanti».