San Donato Milanese, raid vandalico alla scuola media Galileo Galilei: aule devastate

Rifiuti gettati a terra, imbrattamenti e danneggiamenti vari. Plesso chiuso per consentire pulizia e ripristino dei locali. È il terzo episodio nell’arco di una decina di giorni

La scuola media Galileo Galilei, devastata dai vandali

La scuola media Galileo Galilei, devastata dai vandali

La scuola secondaria di primo grado "Galileo Galilei" a San Donato è stata presa di mira da ignoti vandali che si sono introdotti all'interno del plesso situato in via Croce Rossa, provocando gravi danni agli arredi e alle aule. Nell'atto vandalico, andato in scena nel corso del fine settimana appena concluso, sono state devastate le aule LIM, gli arredi e i cestini sono stati svuotati per terra. Sono stati rilevati altresì tentativi di incendi e persino rifiuti organici sui pavimenti, segno dello sfregio e dell'assoluta mancanza di rispetto del bene pubblico. A causa di tale situazione il dirigente scolastico è stato costretto a lasciare a casa gli studenti per ripristinare lo stato dei luoghi. Si tratta del terzo episodio analogo avvenuto negli ultimi 10 giorni, sebbene i precedenti non fossero stati di tale gravità. I Carabinieri hanno svolto un sopralluogo e in giornata raccoglieranno la denuncia del preside, mentre anche il sindaco Francesco Squeri ha voluto sincerarsi personalmente della devastazione lasciata dagli sconosciuti nelle aule. Sul fatto è intervenuto anche il Codacons, il cui presidente Marco Donzelli ha fatto sapere che verrà presentato un esposto alla Procura della Repubblica. «Non è pensabile assistere inermi a continui atti vandalici agli istituti scolastici che minano nel profondo il diritto allo studio e il bene pubblico ha commentato Donzelli -. Anche le altre scuole della città negli ultimi mesi sono state vittima di intrusioni notturne e danni che dovranno essere ripagati dai cittadini. Occorre intervenire in maniera ferma, aumentando gli strumenti di sicurezza come telecamere ed antifurti, e individuando i colpevoli per addebitargli i costi di ripristino».