37enne ucciso e ritrovato a San Giuliano Milanese: tre condanne per gli esecutori materiali dell’omicidio

Sul cadavere dell’uomo, un salvadoregno ex leader della gang latina MS, erano stati rinvenuti segni di numerose coltellate. Il ritrovamento era avvenuto probabilmente a diverse settimane dall’omicidio

Era la mattina del 9 marzo 2019 quando gli investigatori della Squadra Mobile di Milano ritrovarono in fosso vicino a Rocca Brivio il cadavere del 37enne salvadoregno E.O.B.T., detto “Necio”, ex leader della gang latina Mara Salvatrucha di Milano. Le indagini erano scattate a seguito della denuncia dei famigliari del 37enne, che non avevano più sue notizie da diverse settimane. L’autopsia sul corpo dell’uomo, rinvenuto in avanzato stato di decomposizione e ricoperto da rovi e sterpaglie, aveva evidenziato segni di una trentina di coltellate inferte a ripetizione. Le indagini avevano successivamente portato al fermo di tre persone, tutti salvadoregni di età compresa tra i 22 e i 32 anni, ritenuti gli esecutori materiali dell’omicidio. Gli imputati hanno raccontato agli investigatori che l’ordine di assassinare “Necio” era giunto direttamente dal Salvador poiché quest’ultimo, a causa delle sue intemperanze e delle numerose risse in cui era coinvolto, stava causando troppo “problemi” alla gang. Così, sempre secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, verosimilmente tra dicembre 2018 e gennaio 2019, i tre avevano attirato il loro bersaglio in provincia, sino nella zona di Rocca Brivio a San Giuliano, dove poi il cadavere del 37enne era stato ritrovato circa 2 mesi dopo. Gli imputati, giudicati con rito abbreviato dal Tribunale di Lodi, sono stati condannati a 17, 16 e 14 anni di reclusione, a fronte dei 30 anni chiesti dal pm. 

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