Concordato Genia, la Cassazione ribalta la sentenza d'Appello: accolto il ricorso del Comune di San Giuliano Milanese. Si torna in Tribunale.
Segala: «Condivido la soddisfazione per questo risultato, frutto di anni di impegno. Oggi possiamo affermare che “chi ci crede combatte, chi ci crede supera tutti gli ostacoli, chi ci crede vince”»

Marco Segala, Sindaco di San Giuliano Milanese
La Suprema Corte ha annullato la decisione della Corte d’Appello di Milano: le società di cartolarizzazione non potevano votare nel concordato
San Giuliano Milanese, 11 febbraio 2025 – La Prima Sezione Civile della Corte di Cassazione ha accolto il ricorso del Comune di San Giuliano Milanese, annullando la sentenza con cui la Corte d’Appello di Milano aveva dato ragione alle società di cartolarizzazione, tra cui J-Invest S.p.A., nel concordato fallimentare di Genia. Con la sentenza n. 3220 dell’8 febbraio 2025, i giudici supremi hanno stabilito che queste società non avevano diritto di voto, ribaltando l’interpretazione del tribunale di secondo grado.
La decisione della Cassazione
Il nodo della controversia era l’interpretazione dell’articolo 127, comma 7, della legge fallimentare, che esclude dal voto i cessionari di crediti acquisiti dopo la dichiarazione di fallimento, salvo alcune eccezioni per banche e intermediari finanziari iscritti all’albo ex art. 106 del D.lgs. 395/1993. La Cassazione ha confermato che le società di cartolarizzazione, non rientrando in queste categorie, non potevano esprimere il proprio voto nel concordato.
Una lunga battaglia legale
La vicenda ha avuto inizio nel 2020, quando il Comune di San Giuliano Milanese ha presentato la terza proposta di concordato per il fallimento di Genia, mettendo a disposizione 5,7 milioni di euro, da sommare ai 2,56 milioni dell’attivo fallimentare. Il piano prevedeva il pagamento integrale delle spese della procedura, dei creditori privilegiati e ipotecari, oltre a un parziale recupero del 13% per i chirografari.
Dopo l’approvazione del Giudice Delegato nel marzo 2021 e la successiva omologa del Tribunale di Lodi nel luglio dello stesso anno, J-Invest S.p.A. e altre società di cartolarizzazione hanno impugnato la decisione in Corte d’Appello, ottenendo l’annullamento dell’omologa. Nel 2024, l’Amministrazione comunale ha fatto ricorso in Cassazione, che ha ora ribaltato la decisione della Corte d’Appello, disponendo un nuovo esame del caso.
Il commento del sindaco Marco Segala
Soddisfatto il sindaco di San Giuliano Milanese, Marco Segala, che ha dichiarato: «Questa è una grande giornata per la nostra città. Abbiamo sempre creduto nella bontà del concordato e combattuto una lunga battaglia legale per recuperare il patrimonio pubblico sperperato da chi ci ha preceduto. Un lavoro iniziato nel settembre 2016, a pochi mesi dal nostro insediamento, che oggi vede finalmente un’importante svolta. Ora ci prepariamo per il nuovo esame in Corte d’Appello e auspichiamo di arrivare alla conclusione definitiva nei prossimi mesi».
Il primo cittadino ha poi sottolineato l’importanza del risultato ottenuto grazie al lavoro dell’amministrazione e del team legale: «Questa sentenza conferma la fondatezza del nostro ricorso, curato dallo studio Zamponi Poggi Carimati Associati. Con i colleghi di giunta e con i consiglieri comunali di maggioranza, passati e presenti, e con alcuni consiglieri di opposizione della scorsa legislatura che hanno condiviso la necessità di portare avanti questa battaglia, condivido la soddisfazione per questo risultato, frutto di anni di impegno».
E ha concluso con un messaggio chiaro: «Chi ci crede combatte, chi ci crede supera tutti gli ostacoli, chi ci crede vince. E oggi ha vinto la San Giuliano Milanese che lavora per un futuro migliore».