Emergenza profughi: a San Giuliano arrivano 25 immigrati, collocati in abitazioni private

Alessandro Lorenzano: «Né noi né i carabinieri eravamo stati avvertiti dalla Prefettura»

Un gruppo di profughi

Un gruppo di profughi

L’emergenza profughi tocca anche il Comune di San Giuliano, dove 25 persone sono state collocate dalla Prefettura di Milano in 6 appartamenti privati della città. Questi farebbero parte del contingente di migranti, soprattutto eritrei, sudanesi e sub sahariani in fuga dalla guerra che, sbarcati sulle coste del Sud Italia, il Governo ha iniziato a trasferire a Milano e hinterland attraverso un ponte aereo che è giunto nei giorni scorsi all’aeroporto militare di Bresso. Le modalità con cui è stato organizzato lo spostamento dei profughi su territorio sangiulianese, però, ha suscitato la secca reazione del sindaco, Alessandro Lorenzano, che ha precisato come né il Comune né le forze dell’ordine siano stati avvertiti di nulla. «Nei mesi scorsi – ha spiegato Lorenzano - la Prefettura ci aveva richiesto la disponibilità di appartamenti pubblici, ma il Comune aveva risposto negativamente in quanto "già in emergenza abitativa" e, anzi, aveva chiesto e ottenuto una moratoria sugli sfratti». Da qui la presa di posizione del primo cittadino: «Il Comune di San Giuliano è già in emergenza abitativa. Anche gli appartamenti privati si stanno rivelando utili a canoni calmierati mentre scopriamo, invece, che alcuni proprietari preferiscono cifre più alte dall'emergenza profughi. Inoltre l’assenza di informazioni, né agli uffici, né al distretto, né ai carabinieri, dimostra la necessità di aprire una riflessione a livello milanese sulla tracciabilità dei migranti».  
Redazione Web