“Genia, una questione spinosa da risolvere rapidamente”

Giovanna Bugada, da vicesindaco a consigliera d’opposizione

La consigliera di opposizione Giovanna Bugada, dopo le recenti intricate rivelazioni, fa un po’ di chiarezza, iniziando dal caso Genia. “La faccenda è complicata – rileva in proposito la Bugada -. Sembra che Genia vanti un debito di 12 milioni di euro verso Eni per fornitura di gas. Noi, come consiglieri, abbiamo cercato di accedere ai documenti e non solo in Comune, come il regolamento del Consiglio comunale prevede, ma le nostre richieste sono rimaste senza risposta per mesi”.  “Il 29 settembre abbiamo presentato una interrogazione urgente in Consiglio Comunale”, prosegue la consigliera, “in cui si chiede quale sia l’attuale indebitamento di Genia e se è vero che  il consiglio di amministrazione di maggioranza di Genia, con il placet del sindaco, ha avviato un percorso per cedere la quota di maggioranza di Genia Energia, o di altra società della stessa derivata a Eni, per sanare almeno in parte il proprio debito. Se questo fosse vero è come se si svendesse una parte di San Giuliano”.
Come intendete procedere se la situazione non si smuovesse?
“Se non avremo le risposte a questa interrogazione il passo successivo sarà la richiesta di una commissione di inchiesta su Genia.  Visti i precedenti, l’indebitamento di Genia potrebbe essere anche più di 4 volte quello della fornitura di gas. C’è da dire che Genia ha quasi 13 milioni di fatture da riscuotere e alcuni cittadini vantano dei crediti dalla stessa, perché avevano pagato di più rispetto al dovuto. Questa è un po’ la situazione”.
Poco prima delle elezioni, Lei si dimise dalla sua carica di vicesindaco. Perché?
“L’ho deciso perché non condividevo più il metodo politico scelto. Non condivido l’accentramento delle decisioni in un’unica persona. Non per peccare di presunzione, ma l’unica persona che era pronta a fare il sindaco ero io. Non ci si può improvvisare a fare il sindaco di una città così grande. Io ho una esperienza di 10 anni di amministrazione. Purtroppo non basta la disponibilità e la buona volontà, bisogna essere preparati e non ci si può preparare dopo essere stati eletti. Non si può fare uno stage da sindaco”.
Quali sono i problemi immediati da risolvere?
“Sicuramente certi aspetti relativi ai lavori pubblici. Ma per lavori pubblici non si intendono i progetti faraonici dell’Amministrazione comunale, ma quelli indirizzati alle esigenze primarie. C’è in programma un mega cinema, ma a San Giuliano il cinema c’è già e non c’è bisogno di una multisala, anzi dovrebbe essere valorizzato il cinema Ariston già presente sul nostro territorio”.
Secondo Lei, perché ha perso le elezioni?
“Credo di non essere riuscita a spiegare bene il perché del mio allontanamento dalla Giunta passata. Probabilmente sono stata vista come un’approfittatrice che voleva scalare la vetta. Durante la campagna elettorale io non ho mai sparlato di nessuno, al contrario di altri, ma ho semplicemente detto cosa avrei voluto fare”.
Riguardo il tema sicurezza, che considerazioni si possono fare?
“Per noi il binomio straniero-sicurezza non esiste. Bisogna cercare di coinvolgere questi stranieri nella società, per farli integrare al meglio. Ma quando si parla di sicurezza, bisogna parlare anche di sicurezza sul lavoro, che è fondamentale”.
Il consigliere conclude l’intervista dicendo cosa farebbe con una bacchetta magica: “Innanzi tutto conoscere la vera situazione di Genia e garantire i lavoratori della società. Darei anche maggiore tranquillità ai dipendenti del Comune. Hanno dovuto sopportare la pressione della campagna elettorale e adesso che pensavano di potersi rilassare, sono ancora sotto pressione”.