Grandi poli commerciali vs negozianti...

A questo proposito, abbiamo chiesto il parere di alcuni negozianti che, da diverso tempo, hanno avviato la loro attività a San Giuliano. «Noi siamo penalizzati come alimentaristi – ha affermato il signor Ferrari, titolare di una macelleria da oltre 40 anni –. La gente trova pratico andare in questi supermercati, vuoi per la comodità, vuoi per il risparmio o il parcheggio. Io riesco a mala pena a tirare avanti e a pagare le spese, anche perché non ho l’affitto da pagare, altrimenti avrei chiuso 10 anni fa. Certo, devi un po’ ingegnarti e preparare delle cose che prima non facevi. A San Giuliano eravamo circa quindici macellai, adesso siamo rimasti in due». «Il futuro credo sia nella grossa distribuzione – ha dichiarato il signor Distico, proprietario di un colorificio da diversi anni – perciò il piccolo negozio, il piccolo guadagno, a meno che non sia di nicchia e non sia specializzato, non ha futuro. Gli outlet o le altre grandi realtà commerciali hanno un impatto di concorrenza, per cui le piccole realtà del territorio andranno a scomparire. Noi abbiamo una possibilità di sopravvivere se puntiamo su un mercato medio-alto». «Penso che a San Giuliano – ha affermato il signor Bestiani, da tempo titolare di un negozio di abbigliamento - un 40% di negozianti non mandi avanti la sua attività, ma sia già sott’acqua! Lo sbarco delle grandi catene di tessile e abbigliamento sta letteralmente “rasando” tutto. Benetton, ad esempio, ha preferito investire nelle autostrade». Il dato certo è che la venuta meno degli esercizi locali finirebbe per svantaggiare considerevolmente non solo i proprietari stessi, ma anche la popolazione più anziana, impossibilitata a raggiungere i centri commerciali a causa della scarsa mobilità.

Alessandro Garlaschi