49 pasticche di ecstasy, 60 grammi di ketamina (un potente anestetico, usato anche per i cavalli), 21 grammi di Ghb (la cosiddetta “droga dello stupro”), 25 grammi di shaboo (il nome “asiatico” della metanfetamina, che negli Stati Uniti viene chiamata Ice o Crystal Meth, resa nota dalla famosa serie televisiva Breaking Bad). Le deteneva un 22enne di San Giuliano, già noto alle forze dell’ordine e con un regolare impiego come parrucchiere, divenuto un vero e proprio punto di riferimento a Milano e Hinterland per lo spaccio di potenti quanto pericolose droghe sintetiche. Ad arrestarlo nei giorni scorsi ci hanno pensato i carabinieri della Compagnia di San Donato, che hanno stroncato il suo fiorente giro d’affari. A colpire i militari, in particolare, è stata l’impressionante differenziazione nell’offerta, con pasticche di forme, colori e persino loghi differenti a seconda della potenza e, conseguentemente, del prezzo. C’erano le Tesla (come l’azienda di Elon Musk), poi le Donkey Kong (come il personaggio dei videogame di Mario Bros), le Tekashi69 (dal nome del giovane rapper americano attualmente coinvolto in pesanti guai giudiziari), e infine le “WhatsApp”, verdi e con tanto di logo a forma di cornetta telefonica, considerate le più potenti. Il giovane conservava la droga nello scantinato condominiale dove sono presenti i contatori dell’elettricità, cui gli uomini dell’Arma sono arrivati a seguito di una “soffiata”. Quando i carabinieri erano già sul posto, è arrivato un giovane che ha iniziato ad armeggiare con i tubi flessibili della linea elettrica: accortosi di essere osservato ha tentato di andarsene, ma per lui era ormai troppo tardi. Oltre alla droga, i carabinieri hanno sequestrato un bilancino di precisione e oltre 600 euro in contanti.