Mangiano funghi velenosi: papà e due figlie di San Giuliano finiscono in ospedale

I funghi, raccolti dal padre, sono stati scambiati per chiodini: in realtà si trattava delle pericolosissima Amanita Falloide. L’Ats: «Fate sempre controllare il raccolto nei centri Micologici specializzati»

Mangiano dei funghi raccolti in un boschetto e si sentono molto male, tanto da dover ricorrere alle cure ospedaliere. Davvero una brutta avventura per una famiglia italiana di San Giuliano, padre 63enne e figlie di 18 e 13 anni, avvelenati dalla pericolosissima Amanite Falloide, una delle specie fungine tra le più velenose e letali presenti in natura. Nei giorni scorsi il padre aveva raccolto i funghi e li aveva portati alla moglie, convinto che si trattasse di innocui chiodini, affinché li cucinasse. Il giorno successivo le due figlie hanno cominciato a sentirsi male a scuola, accusando forti dolori addominali, vomito e dissenteria, esattamente come il 63enne. La madre, unica a non aver consumato i funghi, ha quindi accompagnato tutti al pronto soccorso dell’ospedale Predabissi di Vizzolo dove, analizzati i resti della cena, è stata fatta la diagnosi: avvelenamento da Amanite Falloide. Papà e figlie sono quindi stati ricoverati in ospedale in prognosi riservata, sottoposti ad una terapia che prevede lavanda gastrica e somministrazione di carbone, liquidi e farmaci specifici. «Le intossicazioni da funghi – commenta l’Ats di Città Metropolitana - possono essere di svariata natura a seconda della specie fungina consumata, con quadri clinici molto variabili, dalla semplice indigestione a danni irreversibili a fegato e reni, a complicazioni a carico del sistema nervoso centrale fino alla morte del soggetto i cui primi sintomi possono comparire anche diversi giorni dopo il consumo del fungo. Per questi motivi, nei casi di raccolta “fai da te”, è opportuno far sempre controllare il proprio raccolto ai Micologi delle Agenzie di Tutela della Salute. Gli ispettorati micologici presenti sul territorio dell’Asst Melegnano-Martesana si trovano a Vizzolo Predabissi in via Giovanni Paolo I 8 (02-98115375/6) e a Melzo in via Mantova 10 (02-9265.4805/4806)». 
Redazione Web

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