San Giuliano: approvato il piano di riequilibrio finanziario

Con 15 voti favorevoli, passa in Consiglio comunale il piano che dovrà rimettere in sesto le martoriate casse comunali. Si attende ora l’ok di Corte dei Conti e Commissione per la stabilità finanziaria degli Enti Locali

Segala: «Così scongiuriamo il dissesto finanziario»

Con 15 voti favorevoli, 4 contrari, 2 astenuti e altrettanti Consiglieri che non hanno preso parte alla votazione, nella seduta del 24 gennaio il Consiglio comunale sangiulianese ha approvato il Piano di riequilibrio finanziario proposto dalla Giunta Segala. «Sono soddisfatto per i toni della discussione e per il senso di responsabilità  dimostrato dall'intero Consiglio Comunale – commenta il sindaco, Marco Segala - che ha approvato l’azione intrapresa dall’Amministrazione che punta al rilancio dell’Ente. Il piano che abbiamo approntato è articolato, chiaro e soprattutto sostenibile nelle sue linee guida e negli obiettivi che si pone, come certificato dal Collegio dei Revisori. Uno strumento che ci consente di uscire dalla palude, scongiurando l’ipotesi del dissesto finanziario che avrebbe certamente provocato pesanti conseguenze per l'intera comunità. Mi preme sottolineare il senso di responsabilità dimostrato dai gruppi consiliari di maggioranza, unici ad aver votato la Delibera, grazie ai quali è ora possibile portare avanti il concordato fallimentare di Genia per riportare in Comune l'intero patrimonio». In base ai dati comunicati dall’assessore al Bilancio, Mario Grioni, con il Piano il debito complessivo accertato è stato quantificato in 7.188.082 euro, suddivisi tra la proposta di concordato di Genia (5.050.000 euro), a cui si sono aggiunti 950.000 euro già appostati nel bilancio 2016. Poi debiti fuori bilancio pari a 2.138.082 euro, (tra cui l'accordo con Atm per il pagamento del trasporto pubblico, le utenze dei campi sportivi e le quote associative pregresse al Centro Studi PIM), unitamente a situazioni di passività emerse per lo più all'ultimo momento. «Nel ripianamento del debito – ha precisato Grioni - abbiamo deciso di impegnare per i primi esercizi finanziari la quota maggiore: infatti, il debito sarà abbattuto per il 30% nel 2017, un altro 31% nel 2018, mentre nel 2019 e nel 2020 la quota da coprire scenderà rispettivamente al 18% e al 10%. In quattro anni quasi il 90% del debito totale». Ora l'iter prevede che la Delibera con il documento approvato dall'Aula venga trasmessa entro 10 giorni alla Corte dei Conti ed alla Commissione per la stabilità finanziaria degli Enti Locali presso il Ministero dell'Interno, che saranno chiamate all’approvazione definitiva.
Redazione Web