Ancora fumosa la questione della viabilità speciale. E intanto la strada "The River" cominciata, ma mai completata, rimane sott'acqua

La viabilità speciale di Segrate torna a fare discutere i consiglieri comunali. Su interrogazione del consigliere del PD Vito Ancora, si sono approfonditi i progetti relativi a quel tratto di strada che dovrebbe collegare la tangenziale Est a Pioltello.

Un tratto fondamentale, questo, per la viabilità di Segrate, perché potrebbe smaltire gran parte del traffico proveniente dalla tangenziale e dalla BreBeMi. 

 

 Ripercorriamo la vicenda. Il progetto originario è stato approvato nel lontano 1992 e prevedeva la costruzione di un tracciato stradale, pensato principalmente per servire la viabilità speciale diretta al centro intermodale. Una scelta resa necessaria per alleggerire il traffico pesante proveniente dalle autostrade e dalle tangenziali. Attualmente, infatti, proprio come vent’anni fa, i camion di passaggio attraversano Segrate, passando precisamente in via Lazio a Redecesio: seicento mezzi pesanti percorrono giornalmente la via, costeggiando numerose abitazioni.

Fin dai primi scavi, sono apparse le prime tracce di quello che oggi è il problema principale che affligge la zona: la falda acquifera che, essendo molto vicina alla superficie, ha allagato l’area, tanto da renderla famosa con il soprannome "The River, il fiume di Segrate". A poco tempo dall'apertura del cantiere, i lavori furono infatti sospesi e l’area, abbandonata a se stessa, si ricoprì di erbe e sterpaglie. Negli anni Duemila si decise di riprendere la costruzione del tracciato stradale: l’area fu così ripulita e il cantiere riavviato. Tuttavia, i lavori, gestiti dalla Milano Serravalle in collaborazione con Regione Lombardia e Provincia di Milano, si fermarono di nuovo intorno al 2008. Questo, per quanto riguarda il primo tratto del tracciato. 

 

 Il secondo lotto, invece, derivante da successivi accordi di programma tra Regione, Provincia, Comune e alcuni privati, avrebbe dovuto collegare Segrate a Pioltello, andando così a servire anche l’area dell’ex dogana, dove sarebbe dovuto sorgere il grande centro commerciale, il secondo d’Europa per grandezza. Secondo gli accordi, questo tratto l’avrebbe dovuto finanziare, almeno in parte, proprio l’imprenditore bergamasco Antonio Percassi, che aveva acquistato l’area limitrofa all’ex dogana per costruire il famoso centro commerciale. Il problema è che Percassi, non avendo ancora ricevuto i finanziamenti per la costruzione del centro, non è tuttora in grado di contribuire alla spesa per l’arteria di collegamento. 

 

Il consigliere Ancora, con la sua interrogazione, ha fatto presente all’Amministrazione che la società di Percassi ha di recente preso in carico i lavori per la costruzione dell’Idroscalo Center, una struttura pensata in vista di Expo 2015. E alla viabilità speciale di Segrate chi ci pensa? L’assessore al Territorio ed Edilizia Privata, Angelo Zanoli, ha assicurato che per quanto riguarda il primo lotto e i problemi relativi all’innalzamento della falda, si stanno cercando delle soluzioni. Inoltre, Regione Lombardia ha aperto un tavolo di discussione per affrontare questa problematica con la collaborazione anche dei sindaci e degli assessori competenti in materia dei vari comuni interessati dall’opera. Sembra che Regione Lombardia abbia proposto di ripetere la gara di appalto, dati i problemi di Serravalle.

 

«Non abbiamo accettato questa proposta – assicura Zanoli – perché avrebbe allungato troppo i tempi. Abbiamo invece pensato a una diversa soluzione. Aprire un accordo di programma per dare la possibilità allo stesso operatore privato che costruirà il secondo lotto di realizzare anche il primo». In questo modo, secondo l’Amministrazione, i tempi sarebbero notevolmente accorciati. L’unica cosa certa è che bisogna intervenire in fretta, altrimenti il traffico proveniente dalla BreBeMi paralizzerà tutta l’area. «Costruiremo alcuni rallentatori di velocità sulla Cassanese – ha concluso Zanoli – se gli Enti non procedono alla costruzione della viabilità speciale. Non conviene a nessuno che il traffico sia paralizzato in questo tratto del territorio. Attendiamo fiduciosi un riscontro immediato». 

 

Susanna Tosti