La Lega Nord dice no al trasferimento della Lucchini-Artoni. L'obiettivo numero uno è tutelare i posti di lavoro

La Lega Nord spiega la sua posizione sulla Lucchini-Artoni

«Per noi la salute dei cittadini è un valore irrinunciabile - hanno dichiarato i consiglieri comunali della Lega – ma ci impone  anche una riflessione in merito ai posti di lavoro, che mai come in questo momento sono importanti, senza per questo sottovalutare la preoccupazione degli abitanti, che vivono nelle vicinanze dell’attività».

È intenzione dei consiglieri, quindi, spiegare ai cittadini che è loro premura mantenere quanto promesso in sede consiliare dall’Amministrazione comunale, ossia verificare se i cumuli di rifiuti saranno rimossi entro trenta giorni, ma che è anche loro interesse primario tutelare tutti quei lavoratori, segratesi e non, che hanno trovato nella Lucchini-Artoni, un’azienda in cui esercitare la loro professione e che, probabilmente, resterebbero spiazzati dall’eventuale delocalizzazione dell’attività.

«Ora noi della Lega Nord – assicurano i consiglieri nel comunicato - che in questo momento stiamo governando in coalizione con il Pdl, ci stiamo provando, e possiamo garantire che il nostro impegno sarà tutto rivolto a tutelare in prima istanza la salute dei cittadini e poi a tutelare al massimo i posti di lavoro».

Per capire meglio le motivazioni che hanno spinto i consiglieri della Lega Nord a ribadire il concetto, già espresso in consiglio, facciamo un passo indietro e ripercorriamo quanto accaduto lo scorso lunedì 10 ottobre in sede consiliare. Durante la fase delle “dichiarazioni di voto”, il capogruppo della Lega Nord, Andrea Donati, ha dichiarato che bisogna salvaguardare la posizione dei lavoratori della Lucchini-Artoni, invece che disinteressarsene, delocalizzando l’azienda altrove. Questa affermazione ha scatenato l’ira del pubblico di cittadini presente in aula, che ha inveito verbalmente contro il consigliere.

Susanna Tosti