Il parco di Caleppio nel pieno del degrado. Gli abitanti della frazione si lamentano, il sindaco Enrico Sozzi interviene con un appello al senso civico

E il sindaco di Settala, Enrico Sozzi, riflette sul senso civico. .

Un polmone verde trascurato. Questa la denuncia di alcuni caleppiesi che vorrebbero poter usufruire del parco di via di Vittorio, in sicurezza e tranquillità. Sono in molti ad affermare che spesso si rischia di trovare, all’interno dell’area, siringhe. Come sfondo, altalene rotte e arredo urbano rovinato. O cani che gironzolano lontano dalla recinzione che dovrebbe delimitare lo spazio preposto per i loro scorrazzamenti. L’appello del sindaco di Settala, Enrico Sozzi, è rivolto ai cittadini. Perché si recuperi il senso civico. E da politico ricorda quante migliaia di euro l’Amministrazione comunale debba sborsare per riparare gli oggetti che vengono spaccati su tutto il territorio settalese. «Tempo fa - aggiunge Sozzi - sono stati danneggiati alcuni pali della luce e i giochi di via Bellini e di via Verdi. Per non parlare di come alcuni studenti riducono i banchi di scuola». E sono proprio alcuni giovani a dire che ormai sulle panchine del parco di Caleppio non si siedono più. Perché le trovano instabili, sporche e arrugginite. Mentre altri abitanti raccontano di quella volta che, stufi di non avere più un appoggio, hanno montato insieme ai genitori, nel polmone verde di Caleppio, un’asse di legno che fungesse da tavolo. Ma presto è stata ricoperta di scritte ed è stata scheggiata. E giocare a carte, prendere un po’ di sole, leggere un libro e incontrarsi in via di Vittorio diventa per i residenti desolante. Specie per chi ha amici disabili. Una cittadina, A.B., racconta le difficoltà incontrate da chi vive su una sedia a rotelle. È lei a osservare con occhio critico gli accessi all’area verde. Passaggi ricavati all’interno di una siepe o protetti da una sbarra, ma stretti per chi dovesse trascorrere un po’ di tempo all’aria aperta su una carrozzella. Dissestati e costituiti da terriccio che con un po’ d’acqua si trasforma in fanghiglia. In corrispondenza dei quali non c’è un attraversamento pedonale. Se per i bambini è stato costruito un parco giochi all’interno del centro polivalente Falcone Borsellino, agli adulti manca un cuore verde dove radunarsi. E, inevitabilmente, scatta in questi caleppiesi il confronto con il parco di Premenugo. Un fiore all’occhiello che vorrebbero fosse possibile istituire anche nella loro frazione.