Il professore antimafia Nicolò Mannino a Settala per consegnare un attestato di riconoscimento all’imprenditore Stefano Faita

Il Presidente del parlamento della Legalità internazionale ha tenuto una lectio magistralis nell’aula magna della Sicurcond sui temi della legalità, sulle persone “normali” che diventano eroi e ha presentato il suo ultimo libro

Stefano Faita e Nicolò Mannino

Stefano Faita e Nicolò Mannino

In seguito al quarto Convegno nazionale del Parlamento della legalità internazionale, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, tenutosi nel mese di settembre a Monreale (PA), su un tema d'interessante attualità: «Dovere, legalità, gratitudine, quando le persone normali diventano eroi», venerdì 9 ottobre a Settala(MI) è stato consegnato un riconoscimento a Stefano Faita, imprenditore peschierese fondatore della Sicurcond S.R.L. salita alla ribalta delle cronache regionali durante il lockdown per aver operato numerose sanificazioni anti Covid pro bono a chi necessitava di aiuto.
L'articolo continua dopo la foto
La lectio magistralis tenuta dal prof. Nicolò Manninno

La lectio magistralis tenuta dal prof. Nicolò Manninno

A consegnarlo durante una convention aziendale sulla responsabilità verso il prossimo e sulla trasparenza delle procedure operative, è giunto direttamente da Palermo il prof. Nicolò Mannino fondatore e Presidente del Movimento della legalità. Il professore che insegna in una scuola del quartiere Brancaccio di Palermo ha tenuto una lectio magistralis sul concetto di legalità, raccontando aneddoti accaduti nella sua terra, prendendo spunto dal suo ultimo libro “Insegnami ad amarmi” scritto insieme a Salvatore Sardisco. Mannino ha voluto così ringraziare di persona, Stefano Faita per il suo contributo e il suo sostegno al progetto per la legalità che sta facendo il giro d’Italia. Il Parlamento della legalità internazionale è un movimento culturale interconfessionale, apartitico, di forte ispirazione cristiana che nasce nel cuore della Sicilia, ferita e umiliata dal piombo e dal tritolo di “cosa loro”(cosi il Professor Mannino chiama i mafiosi di “cosa nostra”), dopo le stragi del 1992 che hanno visto cadere Falcone e Borsellino (23 maggio e 19 luglio 1992).
«Forte del grido di “Verità e giustizia” di tanti uomini e donne liberi dalla sub mentalità mafiosa e dall’esortazione a non mollare di Giovanni Paolo II– spiega Nicolò Mannino –, pensai fosse giunto il momento di levare la voce per chi non aveva più voce. Fondai così un movimento culturale che ha subito avuto il consenso del giudice Antonino Caponnetto, coordinatore del pool Antimafia e primo presidente onorario del Parlamento della legalità oggi “Internazionale”». Sotto la guida di Nicolò Mannino, suo fondatore e presidente, il Movimento è divenuto ormai un importante punto di riferimento per l’educazione alla legalità in tutto il territorio nazionale, e da qualche mese ha aperto una sede anche al Cairo, collabora con le Istituzioni a tutti i livelli, è sostenuto da numerose autorità civili, militari e religiose. L’uomo che lavorò fianco a fianco con Paolo Borsellino per portare nelle scuole i valori della legalità e della giustizia, nel consegnare l’attestato ha annunciato che dopo l’istruttoria andata a buon fine, a novembre Stefano Faita sarà nominato membro del Parlamento della legalità Internazionale: «Lavoriamo per portare un ambasciata in questa azienda», ha dichiarato Nicolò Mannino. Il Parlamento della legalità internazionale ha già aperto numerose ambasciate di “legalità” in tutt’Italia e anche all’estero.

Stefano Faita e Nicolò Mannino nell'aula magna della Sicurcond

Stefano Faita e Nicolò Mannino nell'aula magna della Sicurcond