12enne morto al Predabissi: dall’autopsia potrebbe emergere la verità

Eseguito l’esame autoptico sul corpo di Francesco Palomino Conga, deceduto a Vizzolo il 30 dicembre scorso a seguito di un intervento per un volvolo intestinale. I risultati saranno depositati in Procura a Lodi nei prossimi giorni

Francesco Palomino

Francesco Palomino La foto è stata esposta nella chiesa di Cervignano durante la veglia di preghiera del 2 gennaio scorso

Mercoledì 8 gennaio è stata eseguita l’autopsia sul corpo di Francesco Palomino Conga, il 12enne di Cervignano d’Adda figlio di genitori peruviani deceduto lo scorso 30 dicembre all’ospedale Predabissi di Vizzolo. Ad eseguire l’esame autoptico sul corpo del ragazzino, presso l’Istituto di Medicina Legale di Pavia, è stato il dottor Paolo Moretti e gli esiti saranno depositati nei prossimi giorni presso la Procura di Lodi, che ha aperto un fascicolo contro ignoti. La speranza è che l’esame possa chiarire definitivamente se il tragico e prematuro decesso del ragazzino sia imputabile a una serie di imprevedibili fatalità oppure alla responsabilità del personale sanitario che ha seguito Francesco. Dal canto proprio, i vertici dell’Asst Melegnano/Martesana, che hanno avviato un audit interno, sostengono come tutte le procedure adottate siano state svolte adeguatamente e che sia stato fatto tutto il possibile per salvare il 12enne. Intanto, nei giorni scorsi, sono partiti anche i lavori della commissione d’inchiesta voluta dal settore Welfare di Regione Lombardia. A far parte dell’organismo sono Vittorio Demicheli, presidente di Ats (Azienda di tutela della salute) di Città Metropolitana, Claudio Bovio, risk manager di Ats, Ernesto Leva, Primario di Chirurgia Pediatrica della Fondazione Policlinico, Daniele Coen, già Direttore di Medicina d’Urgenza e Pronto Soccorso a Niguarda, e Gianluigi Gargantini, ex Primario di Pediatria proprio al Predabissi e poi al Maggiore di Lodi e ora responsabile della rete nascita e pediatrica di Regione Lombardia. Giunto in ospedale all’alba del 28 dicembre con forti dolori addominali dovuti a un attorcigliamento di una porzione dell’intestino (volvolo), Francesco aveva risposto bene alle terapie farmacologiche ma, in seguito, le sue condizioni si erano aggravate. Sottoposto ad intervento, il 12enne era andato incontro a una serie di arresti cardiaci, sino al drammatico decesso.
Redazione Web 

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