Riqualificazione della Paullese: conto alla rovescia per il ponte di Bisnate

Dopo la sentenza del Consiglio di Stato, si sta per sbloccare anche un altro dei nodi cruciali. La provincia di Cremona ha infatti individuato le aree da espropriare per allestire i cantieri, il cui avvio è previsto per il 2020

Un nuovo, importante tassello, si aggiunge al completamento del raddoppio per la ex S.S. 415. A pochi giorni dalla sentenza del Consiglio di Stato, che di fatto ha sbloccato i cantieri dall’innesto con la Cerca all’intersezione con la Tem, questa volta il “protagonista” è il ponte di Bisnate. La provincia di Cremona, che sarà competente per la “rinascita” del viadotto, nei giorni scorsi ha infatti indicato quali saranno le aree da espropriare per permettere l’allestimento dei tanto attesi cantieri. Il passo successivo sarà la convocazione della Conferenza dei Servizi da parte del Ministero delle Infrastrutture, che dovrebbe affrontare le ultime incombenze burocratiche tra tutti gli Enti coinvolti. Tale passaggio sarà propedeutico alla redazione del progetto definitivo e della successiva gara d’appalto. Da qui, poi, secondo l’attuale crono programma, l’assegnazione dei lavori dovrebbe avvenire entro la primavera-estate del 2020 (quindi da qui a un anno circa), poi l’apertura dei cantieri entro ottobre dello stesso anno e infine il completamento del manufatto entro il 2022. Il progetto prevede la costruzione di un nuovo ponte con due corsie per senso di marcia in direzione unica Milano-Crema, mentre quello attuale diverrà anch’esso con due corsie a senso unico in senso opposto, cioè da Crema a Milano. Al contempo, il vecchio ponte in mattoni diverrà una pista ciclopedonale ed un passaggio per i soli mezzi agricoli.
Redazione Web 

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