Un anno dopo l’intervista che lo vedeva alla prese con la campagna di crowdfunding, Mattia C. Russo ci è riuscito e ha pubblicato il suo primo romanzo. La casa editrice, Bookabook, utilizza proprio questo metodo innovativo: far decidere ai lettori quali libri pubblicare prima di aprire le danze. Dopo mesi di editing, battaglie per la copertina e revisioni a non finire, L’appuntamento ideale è infine approdato sugli scaffali delle librerie. Noi di 7Giorni, dopo averlo letto, abbiamo avuto il piacere di incontrare l’autore per fargli qualche domanda.

«Faticoso, ma soddisfacente. Parlando di Bookabook, la casa editrice, sono stati professionali, disponibili, aiutandomi sempre aiutato, passo dopo passo. La campagna è durata cento giorni e sono stati molto lunghi, perché ogni giorno contava e ogni copia mi avvicinava sempre di più all’obiettivo. Faticoso perché l’ho vissuta in prima persona, la vendita. A tratti mi sono sentito più un venditore che uno scrittore e questo mi infastidiva parecchio, perché il mio intento non era quello, ma farmi leggere. Soddisfacente perché ho avuto molte persone che mi hanno aiutato, togliendomi il fardello della solitudine, diciamo».

«Dopo è arrivata la fase di editing, che è durata all’incirca tre mesi. Ho avuto un dialogo diretto con la mia editor, Silvia, che ringrazio di cuore. Mi ha insegnato molto. Io che pensavo che l’editing servisse soltanto a correggere le bozze mi sbagliavo di grosso. Dopo di lei il manoscritto è passato per le mani di un’altra decina di editor per individuare refusi o altri errori, e poi c’è stata la fase grafica della copertina. Ho proposto una copertina particolarmente sanguinolenta e pensavo me l’avrebbero rifiutata, invece no. Ringrazio Alessio Tamburo, il realizzatore della copertina. Infine, il libro è stato spedito ai sostenitori che avevano scommesso su di me e il 6 maggio scorso è finalmente uscito».

«Non funziona propriamente così. Il libro è disponibile su MESSAGGERIE LIBRI che è il distributore indipendente più grande in Italia. Rifornisce tutte le librerie di catena (Giunti, Feltrinelli, Mondadori, Coop, Ubik, IBS + Libraccio) e quasi tutte le librerie indipendenti, quindi a catalogo sono un po’ dappertutto, Amazon compreso. Ogni attività poi può ordinare i libri che preferisce da mettere sugli scaffali, quindi dipende da loro e dall’andamento online. Molto importanti, oltre le vendite, sono anche le recensioni lasciate dai lettori».

«Le fasi dopo la campagna si sono svolte tutte da remoto, quindi non credo sarebbe cambiato nulla anche in circostanze normali. Sicuramente il non poter pianificare eventi o presentazioni non mi avvantaggia durante la promozione, ma aspetterò tempi migliori».

«Giusto. La promozione è la parte più importante della vita di un libro, dopo la sua scrittura. Se non riesce a raggiungere i lettori anche il libro più bello del mondo rimane sconosciuto. Invece che parlare del libro in prima persona voglio che siano gli altri a farlo, d’altronde io non ho mai comprato un libro perché lo scrittore diceva quanto fosse utile leggerlo, perciò sto lavorando molto dietro le quinte. Sarà un’estate divertente».

«Vivere della mia scrittura? Si. Seguire la propria passione fa paura, ma è l’unico modo decente che conosco per vivere. Se c’è una cosa che mi ha insegnato questa pandemia è che non ci sono certezze, perciò meglio impegnare il tempo in qualcosa che piaccia».

Per chi volesse saperne di più su Mattia questo è il link del suo blog.
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